Italia. Bei risultati per i primi mesi del progetto “Il futuro è bambino”. E dal 9 gennaio si riparte

Con la riapertura delle scuole, tornano le attività del progetto “Il futuro è bambino” finanziato dal Fondo di Beneficienza Intesa Sanpaolo nei Pan di Zucchero di Ai.Bi. di Onna, Bolzano, Salerno e Monghidoro (dove anche nel periodo natalizio non ci si è mai fermati)

Da qualche mese sono partite le attività del progetto “Il Futuro è Bambino”, finanziato dal Fondo di Beneficenza Intesa Sanpaolo e il cui obiettivo è quello di contrastare la povertà relazionale ed educativa di bambini e adolescenti a rischio di povertà e marginalità sociale, potenziando i servizi e le attività offerti dai centri di aiuto alla famiglia di Ai.Bi. “Pan di Zucchero”, presso le sedi di Onna (AQ), Bolzano, Monghidoro (BO) e Salerno.
Proprio sul territorio di Salerno, in particolare, è stato avviato un laboratorio pomeridiano presso l’IC San Tommaso D’Aquino che vede coinvolti, fino alla prima settimana di giugno, circa 12 alunni della scuola primaria e secondaria di I° grado.

Il laboratorio a Salerno per l’integrazione degli studenti

Le attività si svolgono nei giorni di lunedì, martedì e giovedì, dalle 14.15 alle 16.30, e prevedono la presenza di due tutor che affianchino i minori con l’obiettivo non solo di potenziare le loro capacità scolastiche, ma anche stimolare una maggiore collaborazione sia tra compagni di classe sia tra i bambini di diverse età. Dei due tutor, una è madrelingua ucraina, caratteristiche che favorisce la partecipazione alle attività degli alunni di tale nazionalità, arrivati in Italia dopo lo scoppio della guerra.
Il gruppo che si è formato è molto eterogeneo anche da questo punto di vista, con la presenza di minori di diverse nazionalità che si sono ben integrati durante le attività imparato ad aiutarsi e supportarsi a vicenda, ma anche ad aprirsi e chiedere aiuto nei momenti di difficoltà.

In occasione del Natale, gli alunni del laboratorio dell’IC San Tommaso d’Aquino di Salerno hanno realizzato due cartelloni: nel primo sono state tradotte diverse parole legate alla scuola nelle tre lingue parlate durante il laboratorio (italiano, inglese e ucraino). Nel secondo, invece, è stato creato un albero di Natale molto particolare, in cui ogni pallina rappresenta un alunno.
Anche durante questi lavori il gruppo ha dimostrato di essere già molto coeso, con gli alunni che hanno subito imparato ad aiutarsi e supportarsi a vicenda, ma anche ad aprirsi e chiedere aiuto nei momenti di difficoltà.

A gennaio ripartono le attività in tutta Italia

E con la ripresa delle scuole, a gennaio, tutte le diverse attività riprenderanno, non solo a Salerno, ma anche a Bolzano, dove sono in programma i laboratori di Kintsugi rivolti alle mamme e ai bambini, a Onna e a Monghidoro, dove, a dire il vero, gli incontri non si sono mai interrotti anche durante il periodo natalizio.