Progetto “Quien acoge uno de estos niños”: una riflessione sull’affido

DSC_0124Il nuovo Progetto che Ai.Bi. sta avviando in cooperazione con Caritas del Perú e la Conferenza Episcopale Peruviana, “Quien acoge uno de estos niños…”(letteralmente “Chi accoglie uno di questi bambini…”, ci sta portando a riflettere e confrontarci quotidianamente con la realtà dell’affido in Perú. Il concetto di affido é relativamente ” nuovo” almeno da un punto di vista formale- nel Paese, se é vero che al momento esiste un solo programma di affido in tutto il Perú. Si tratta di un programma gestito dall’INABIF, programma del Ministero de la Mujer y Poblaciones Vulnerables, attivo dal 2006. Sette anni in cui si é cercato (e spesso riuscito) di dare una famiglia affidataria a minori che non sono dichiarati in stato di adottabilità  ma le cui famiglie non sono momentaneamente in grado di accudire. Ora però il programma sta attraversando una fase difficile, dovuta alla sempre maggiore scarsezza di coppie peruviane disponibili all’affido  Perché? Perché l’affido é una scelta difficile. E´una scelta che deve essere dettata dal desiderio di accogliere un bambino nella propria casa, ma al contempo accompagnata dalla consapevolezza che quel bambino non sará mai tuo figlio. Che quel bambino ha dei genitori, adulti verso i quali spesso é difficile “simpatizzare”, ma con i quali il bambino che stai accogliendo ha diritto a mantenere un legame. Essere genitore affidatario significa aprirsi all’accoglienza, sapendo che in un tempo determinato il bambino non sarà piú con te. Vuol dire essere capaci di amare quel bambino come se fosse tuo figlio, con la consapevolezza peró che non é e mai sarà tuo figlio. L’affido é uno strumento di protezione del minore abbandonato efficace ed estremamente delicato al tempo stesso, che richiede un alto livello di preparazione di tutti i soggetti coinvolti ( minore, famiglia biologica e famiglia affidataria) ed un loro costante accompagnamento. É proprio su questo che il nuovo progetto di Ai.Bi. Perú andrà a lavorare, con l’obiettivo di trovare e formare coppie peruviane desiderose di aprirsi a questa generosa e coraggiosa forma di accoglienza.