Quel bambino abbandonato in strada chiama in causa tutti noi. Trovati i genitori

Sono due giovani romeni i genitori del piccolo Zeno. Forse il dramma della povertà ha condotto la coppia al drammatico gesto.

È  mezzanotte a Verona. Quell’ora della notte più scura che saluta il passato e ci proietta verso il futuro di un nuovo giorno.

Nel silenzio delle strade vuote un uomo pakistano si affretta sulla sua bicicletta. Sta andando a lavoro. Ad un tratto un suono arriva dall’asfalto, un vagito simile ad un miagolio… un suono di vita, una voce di neonato… non è possibile eppure è così.

L’uomo si ferma e guarda stupito. Gli occhi sgranati dall’emozione, avvolto in una coperta un esserino lo guarda. Lui in Pakistan di figli ne ha lasciati tre.

Ed ecco che si attiva la rete. Quella che aiuta, quella che salva. Soprattutto quando sei solo, quando hai bisogno di avere accanto qualcuno su cui contare, magari in un Paese straniero.

L’uomo chiama un amico, un russo che si precipita subito in soccorso.

La polizia arriva in un lampo. La scena che si trova di fronte è terribile e poetica al tempo stesso.

Un bambino abbandonato, nel cuore della notte protetto tra le braccia di uno sconosciuto che gli sta cantando una dolce ninna nanna in russo, per rasserenarlo.

Nell’ ospedale della Donna e del Bambino, a Borgo Trento, si prendono cura di lui, lo adagiano in una culla termica, sta bene.  Gli agenti decidono di chiamarlo Zeno.

E ieri del piccolo Zeno sono stati rintracciati dalla polizia anche i genitori. Una coppia di giovani romeni, lei 34 e lui 30 anni. Dovranno rispondere di abbandono aggravato di minore.

I due vivono in una situazione di povertà e precarietà e forse è stata proprio questa la molla che ha fatto si che i due decidessero di abbandonare il piccolo.

Un abbandono non frettoloso e fugace. Quello di una gravidanza indesiderata. Ma avvenuto 4 mesi dopo la nascita. Ciò significa che per più di 100 giorni una madre si è svegliata con accanto il corpicino del suo bambino. Per 4 mesi lo ha allattato, accudito, amato.

È insostenibile  credere che dietro a quel distacco si nasconda solo egoismo ed indifferenza. È impossibile non vedere il dramma che si cela in questo abbandono.

Se fosse così. Se fosse stata la povertà la causa di tutto?

Un abbandono non è solo la tragedia di una famiglia.

Un abbandono è una sconfitta di tutti noi.

Perché Zeno è figlio di tutti noi.