Quoziente familiare: impariamo a conoscerlo

Il Governo Meloni punta sull’introduzione del quoziente familiare come sistema per determinare le aliquote fiscali in maniera da favorire le famiglie, specie se numerose. Vediamone le caratteristiche e le modalità di calcolo

Il nuovo governo guidato da Giorgia Meloni, tanto in campagna elettorale quanto nelle prime settimane di insediamento, ha più volte insistito sulla necessità di rivedere il sistema dell’ISEE e puntare con decisione sul quoziente familiare per dare maggiore centralità alla famiglia nella determinazione delle fasce di reddito e nell’impostazione di un fisco più equo.
La locuzione “quoziente familiare” è senza dubbio nota a tutti, ma probabilmente non tutti sanno come realmente funzioni e su quali parametri si basi. Cerchiamo di fare un minimo “ripasso”.

Quoziente familiare per un fisco più a misura di famiglia

Innanzitutto partiamo da una definizione: il quoziente familiare è un sistema che, come dice il nome stesso, stabilisce le aliquote d’imposta in base alla composizione del nucleo familiare.
Per calcolarlo, detto che non esiste una maniera univoca per farlo ma si possono introdurre parametri e variabili diversi, sostanzialmente si deve calcolare il reddito complessivo della famiglia e applicare un coefficiente che viene calcolato in base al numero e alle caratteristiche (età, disabilità, ecc.) dei componenti.
Come si può facilmente capire, il risultato può variare in base ai coefficienti con i quali i diversi membri della famiglia e le loro caratteristiche vengono considerati. Il quotidiano Il Giorno, riprendendo un articolo di Fiscomania.com cita come esempio questi possibili coefficienti:
1: single e vedove/i con almeno un figlio a carico
2: coppia sposata o convivente
0,5: primo figlio
0,5: secondo figlio
1: ogni figlio dal terzo in avanti
0,5: genitori soli con almeno un figlio a carico
Dal terzo figlio in poi, o in presenza di figli disabili, il quoziente cambia e si alza fino a un massimo di 4.

Risparmi di 800 euro all’anno per le famiglie con il quoziente familiare

Secondo questi parametri, una famiglia composta da una coppia con due figli a carico avrebbe un quoziente familiare di 3 (2 per la coppia e 0,5 per ciascun figlio). Dunque, calcolato il reddito complessivo, lo si dovrebbe dividere per 3 e applicare l’aliquota prevista per questa fascia di reddito.
Questo modello ricalca quello attualmente impiegato in Francia e, sempre citando l’articolo de Il Giorno, secondo una ricerca Eurispes, potrebbe comportare, per le famiglie italiane, un risparmio medio intorno agli 800 euro all’anno, considerando che il meccanismo è pensato per premiare le famiglie più numerose e, in questo modo, incentivare (o forse sarebbe meglio dire supportare) la natalità.
Come ha ben spiegato in un’altra occasione il docente di Scienza delle Finanze dell’Università Bicocca di Milano e consigliere del Ministero delle Finanze del governo Draghi Alessandro Santoro al Corriere della Sera, oltre a incentivare la natalità, il quoziente familiare è un sistema che si prefigge di eliminare la discriminazione attuale che, sostanzialmente, prevede di tassare allo stesso modo, per esempio, un single che guadagna 60 mila euro lordi l’anno e un suo collega con lo stesso stipendio che ha una moglie e due figli a carico.
Il sistema deve però essere studiato per evitare la principale controindicazione citata dagli economisti, ovvero quella di disincentivare l’occupazione femminile. Venendo calcolato sul reddito complessivo, infatti, il quoziente familiare risulta maggiormente premiante per quelle famiglie in cui la differenza tra gli stipendi dei due coniugi è più alta, fino all’estremo di rendere maggiormente vantaggioso avere un solo stipendio, molto alto (e in Italia sappiamo bene che in genere lo stipendio maggiore lo hanno gli uomini). Il meccanismo è lo stesso che, per esempio, ha portato a prevedere nell’Assegno Unico quella misura che potrebbe sembrare contro intuitiva di dare una piccola cifra in più alle famiglie in cui entrambi i genitori lavorano e percepiscono un reddito.