La “razza” non esiste. Via il termine dai documenti di Pubblica Amministrazione

Il governo ha dato parere favorevole a una proposta dell’opposizione di sostituire il termine “razza” con la parola “nazionalità” all’interno di tutti gli atti e i documenti della Pubblica Amministrazione

Non si tratta ancora di un provvedimento definitivo e ufficiale, ma ufficiosamente tanto il Governo quanto il Ministero dell’Economia si sono detti favorevoli, e tornare indietro sarebbe un voltafaccia poco sostenibile.
Tra qualche settimana, dunque, quando si arriverà all’approvazione finale del decreto sulla PA ora all’esame delle Commissioni Affari costituzionali e Lavoro della Camera, dovrebbe venire ufficializzata la sostituzione della parola “razza” con il termine “nazionalità” all’interno di tutti gli atti e i documenti delle pubbliche amministrazioni.

Via la parola “razza” dai documenti pubblici

La decisione è figlia di un emendamento presentato dal deputato del Partito Democratico Arturo Scotto, che all’indomani delle tanto criticate dichiarazioni del Ministro Lollobrigida relativamente alla “razza italiana” aveva già presentato in aula un ordine del giorno per l’abolizione di questa parola nei documenti pubblici. Quella prima iniziativa fu bocciata dalla maggioranza che, però, si è mostrata molto più sensibile e aperta quando la proposta è stata rifatta, come detto, come emendamento al decreto sulla Pubblica Amministrazione scritto dal deputato di Forza Italia Paolo Zangrillo.
Il prossimo passaggio formale prevede la formalizzazione dell’ammissibilità degli emendamenti e, quindi, la votazione finale della commissione sul testo del decreto. Sarà quindi la maggioranza a dover dare il definitivo ok alla sostituzione del termine “razza” con “nazionalità”, ma una eventuale bocciatura, ora, dopo che anche il governo ha mostrato la sua apertura sulla questione, apparirebbe per le meno strana e, soprattutto, si esporrebbe a inevitabili e “facili” attacchi da parte dell’opposizione e di gran parte della società, che la parola “razza”, riferita agli essere umani, vorrebbe proprio non sentirla mai più.

Le razze non esistono

D’altra parte, anche a livello scientifico è stato ormai dimostrato che le razze non esistono proprio! Un team internazionale di biologi, infatti, analizzando il patrimonio genetico di oltre mille persone appartenenti a 52 differenti popolazioni ha riscontrato – come riferisce la rivista Focus – che la “diversità biologica all’interno di ogni popolazione è altissima” e, soprattutto, che “esistono pochissimi tratti che sono caratteristici di un solo gruppo omogeneo di persone”. Tradotto, significa che è impossibile caratterizzare una specifica “razza” in base a caratteristiche somatiche o del metabolismo. E tantomeno la si potrà fare tramite una definizione su un documento ufficiale di pubblica amministrazione.