Repubblica Democratica del Congo. Allarme dell’ONU su una crisi “grave e dimenticata”

Davanti al Consigli di Sicurezza dell’ONU, a New York, è stata denunciata la grave crisi di violenza che sta sconvolgendo il Paese, in particolare l’area del Nord Kivu, dove Ai.Bi. assiste i bambini abbandonati di due orfanotrofi che hanno bisogno di aiuto

Solo pochi giorni fa, AiBiNews ha riportato dell’allarme sanitario in Repubblica Democratica del Congo riguardo al Vaiolo delle scimmie. Ma a riprova di come il Paese sembri davvero non riuscire a trovare pace, oggi torna d’attualità (anche se purtroppo, sul territorio, è una “attualità” quotidiana da anni…) la situazione legata ai disordini e gli attacchi del gruppo ribelle M23.
A riportare la situazione sotto gli occhi un po’ ciechi del mondo è stata la dichiarazione rilasciata dalla rappresentante del Segretario generale in Rdc, Bintou Keita, davanti al Consiglio di Sicurezza dell’Onu a New York. Qui – come riporta Africa Rivista – la diplomatica ha ribadito come in Repubblica Democratica del Congo sia in corso “Una delle crisi umanitarie più gravi, complesse e trascurate di quest’epoca”.

Situazione umanitaria disastrosa

Una crisi che vede i ribelli del gruppo armato M23 agire impuniti nella regione del Nord Kivu, dove negli ultimi giorni hanno conquistato alcune località strategiche. Il tutto nonostante la presenza dell’esercito regolare del Paese, appoggiato da una missione dell’Onu e una della comunità dell’Africa australe. L’accusa, a livello politico è sempre quella: il sostegno che il governo del Ruanda sta offrendo ai ribelli.
Stando sempre a quanto riporta Africa Rivista, Bintou Keita ha riferito che “l’escalation della violenza nell’est continua a causare massicci spostamenti di popolazione, esacerbando una situazione umanitaria già disastrosa”. I numeri, terribili, lo dimostrano, con un totale di sfollati che ha raggiunto l’impressionante cifra di 7,3 milioni, quasi tutti (6,9 milioni) concentrati nella parte orientale del Paese. Solo nelle ultime settimane si sono verificati almeno 15 attentati nelle zone in cui si concentra la popolazione sfollata, causando una trentina di morti.
Se però si allarga lo sguardo, purtroppo, i morti sono molti di più, con 300 vittime nella regione dell’Ituri (sempre limitatamente alle ultime settimane) e 90 morti nel territorio di Lubero, in Nord Kivu, solo nei giorni tra il 4 e il 7 giugno.
Al momento è difficile vedere all’orizzonte una soluzione alla crisi, con la rappresentante dell’Onu che ha sottolineato come la via d’uscita debba arrivare dalla politica molto più che dal versante militare.

Chi pensa ai bambini abbandonati?

Da parte sua, però, il Ruanda respinge le accuse, con il portavoce dell’esercito, il generale Felix Kulayigye, che non ha perso tempo nel bollare il rapporto dell’Onu come “parziale”.
Difficile poter anche solo iniziare un dialogo, su queste basi, dato che il sostegno del Ruanda ai ribelli è segnalato da tempo e che alcune zone, particolarmente ricche di metalli e minerali preziosi, sono coinvolte in scontri armati ormai dal 2017.
Di certo, in tutta questa storia, c’è che a fare le spese di violenza, disordini e conseguente povertà sono sempre i più deboli, a partire dai bambini, prime vittime di ogni emergenza.
Ai.Bi. lo sa bene, per via della sua presenza sul territorio del Paese fin dal 2008 e della collaborazione con due orfanotrofi che si trovano nella città di Goma, in Nord Kivu, dove si riversano migliaia di sfollati e gli scontri sono all’ordine del giorno.
Ecco perché, oggi più che mai, è fondamentale riuscire a portare aiuto e sostegno ai bambini e, in particolare, ai bambini abbandonati, davvero “gli ultimi degli ultimi”, troppo facilmente dimenticati da tutti. Aderire alla campagna Africa. Emergenza abbandono in Repubblica Democratica del Congo è un modo per contribuire a garantire a tutti loro i mezzi e i fondi per provare a guardare al futuro con un po’ di fiducia.

Africa. Emergenza Abbandono in Repubblica Democratica del Congo

Ai.Bi. ha lanciato, nell’Africa Sub-Sahariana, una campagna regionale di contrasto all’abbandono che coinvolge 4 Paesi: Ghana, Repubblica Democratica del Congo, Repubblica del Congo (Congo Brazzaville) e Burundi. Con il tuo sostegno, potremo garantire a quanti più minori possibile accolti dagli orfanotrofi, assistenza, cibo, cure e, soprattutto, la fiducia in un futuro differente. Che ancora è possibile! [foto flickr.com]