Non c’è pace per il Nord Kivu: oltre la guerra, ora il Vaiolo delle scimmie

In Repubblica Democratica del Congo, alla già difficile situazione sociale si è sommata l’emergenza sanitaria per il Vaiolo delle scimmie. La campagna di Ai.Bi. “Africa. Emergenza abbandono” aiuta a sostenere i minori abbandonati degli orfanotrofi a sperare in un futuro migliore

Più volte Ai.Bi. ha richiamato l’attenzione su quanto accade in Repubblica Democratica del Congo dove, tra il silenzio dei media più diffusi, ormai da anni è in corso un sanguinoso conflitto tra gruppi di ribelli ed esercito regolare. Particolarmente colpita è la regione del Nord Kivu, attorno alla città di Goma, dove si trovano gli orfanotrofi con i quali Ai.Bi. collabora da anni.
Oggi, come se non bastasse questa situazione e la sempre presente paura per le eruzioni del vulcano Nyiragongo che già tanti disastri ha creato in passato, proprio la regione del Nord Kivu è in allarme per un ulteriore allarme, questa volta sanitario: la comparsa del Vaiolo delle scimmie.

Allarme sanitario per il Vaiolo delle Scimmie

ll vaiolo delle scimmie è una malattia infettiva causata dal virus Moneypox (da cui il nome inglese della malattia: Mpox); si manifesta con una febbre alta improvvisa e la comparsa di eruzioni che cominciano dalle mani e le piante dei piedi ma possono poi diffondersi in tutto il corpo.
I primi casi di Vaiolo delle scimmie sono stati segnalati a inizio giugno e per il 24 dello stesso mese è stata dichiarata ufficialmente la presenza della malattia, dopo la conferma di almeno otto casi di contagio: cinque nella zona sanitaria di Nyiragongo, due proprio nella zona di Goma e uno a Karisimbi.
Il governo provinciale ha sottolineato la pericolosità della malattia che, secondo le stime dell’ISS, ha un tasso di mortalità che può arrivare fino all’11% nella popolazione delle aree endemiche. I soggetti più a rischio sono i bambini piccoli, le donne in gravidanze e le persone con il sistema immunitario compromesso a causa di altre patologie, come per esempio l’infezione da HIV. La trasmissione del virus avviene prevalentemente dagli animali all’uomo, ma anche tra esseri umani, attraverso il contatto stretto prolungato con una persona sintomatica o con l’attività sessuale, e tramite oggetti contaminati.
Le indicazioni diramate in Repubblica Democratica del Congo specificano come per proteggersi sia necessario “evitare qualsiasi contatto fisico o sessuale con chiunque mostri segni della malattia o con qualsiasi altro fluido proveniente da persone malate”.
Chi sospettasse di essere venuto in contatto con una persona infetta deve lavarsi immediatamente la mani con il sapone o con la cenere e andare nel centro sanitario più vicino.

Il rischio per i bambini abbandonati nell’orfanotrofio

Inutile dire come una malattia del genere sia particolarmente preoccupante per gli orfanotrofi, in cui vivono soggetti di età più a rischio e nei quali la vicinanza e il contatto prolungato sono la normalità e sono difficilissimi da riuscire a limitare. Per questo, i controlli medici dovrebbero essere più costanti e diffusi e ogni eventuale sospetto dell’insorgere della malattia va trattato con immediatezza e prendendo precauzioni decisive tanto per il malato quanto per le altre persone vicine a lui.
Aderire alla campagna Africa. Emergenza abbandono in Repubblica Democratica del Congo è un modo per contribuire a garantire a tutte le bambine e i bambini che vivono negli orfanotrofi seguiti da Ai.Bi. i mezzi e i fondi per contrastare l’emergenza sanitaria che costituisce un altro ostacolo allo sviluppo sereno di tutti i bambini abbandonati.

Africa. Emergenza Abbandono in Repubblica Democratica del Congo

Ai.Bi. ha lanciato, nell’Africa Sub-Sahariana, una campagna regionale di contrasto all’abbandono che coinvolge 4 Paesi: Ghana, Repubblica Democratica del Congo, Repubblica del Congo (Congo Brazzaville) e Burundi. Con il tuo sostegno, potremo garantire a quanti più minori possibile accolti dagli orfanotrofi, assistenza, cibo, cure e, soprattutto, la fiducia in un futuro differente. Che ancora è possibile!