Rientro a scuola: ecco il nuovo piano scolastico

La priorità è un ritorno a scuola al 100% in presenza. Sì alla mascherina ma no al distanziamento. Ancora aperta la questione dell’obbligo vaccinale per gli insegnanti

Nonostante manchi ancora più di un mese, la scuola è ormai argomento al centro dell’agenda politica. Troppo importante riuscire a scongiurare la DAD, anche da un punto di vista del messaggio da dare ai ragazzi e agli italiani tutti, che la situazione non sia come quella dell’anno scorso. Tra vaccini, Green Pass, potenziamento dei mezzi, quarantene e quant’altro, i “pezzi” da sistemare sono davvero tanti prima di settembre.

Settimana prossima la presentazione del piano rientro a scuola

La presentazione del piano dovrebbe arrivare settimana prossima, ma sicuramente gli aggiustamenti in corsa saranno tanti, anche in funzione dell’andamento dei contagi (secondo la fondazione Gimbe in italia è ormai in atto la quarta ondata della pandemia). Le prime indicazioni, comunque, hanno già hanno iniziato a circolare, con il Ministro della salute Roberto Speranza che non ha nascosto la volontà di prendere “decisioni forti” per garantire un rientro in presenza e sicurezza.
Sui vaccini il discorso è chiaro: sono l’unica strada per garantire la sicurezza, ma quasi sicuramente non si andrà verso un obbligo vaccinale per i ragazzi. Ancora aperta, invece, la questione per il personale: anche se la percentuale di vaccinati è alta (intorno all’85%) la speranza è che nel prossimo mese cresca ancora significativamente, così da poter evitare di introdurre l’obbligo.
Rimane comunque il forte invito, anche da parte del CTS, affinché tutti gli studenti al di sopra dei 12 anni si vaccinino.

Assunzioni e misure di sicurezza per il piano rientro a scuola

A proposito dei “segnali forti” invocati da Speranza, va in questa direzione il via libera del Consiglio dei Ministri per l’assunzione di 112.473 unità di personale docente a tempo determinato, cui si aggiungeranno un numero ancora imprecisato di personale ATA. Un modo per potenziare gli organici e cercare di scongiurare quelle mancanze di insegnanti e personale che rendono storicamente complicato l’avvio dell’anno scolastico in Italia.
Rimane aperto il dibattito sul fronte trasporti locali che, come ipotizzato già nei giorni scorsi, non dovrebbero prevedere l’obbligo di Green Pass per l’utilizzo, ma sicuramente andranno potenziati proprio in vista dell’avvio della scuola.

Destinata a rimanere attiva l’indicazione dell’utilizzo della mascherina al di sopra dei 6 anni. Non così, invece, per il distanziamento, anche perché mantenerlo, viste le carenze di spazi adeguati, significherebbe l’impossibilità di ripartire al 100% in presenza. Cosa che, lo si ribadisce ancora una volta, è l’assoluta priorità!