Rimpatrio dei minori clandestini dall’Europa: le buone prassi del Marocco

Nessun Paese all’interno della Comunità Europea ha adottato meccanismi unificati e adeguati per il rimpatrio dei minorenni marocchini, nonostante siano protetti dalla “Convenzione sui diritti del fanciullo del Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia. Cosa sta facendo il Marocco?

Esiste un trattato internazionale che riconosce i diritti umani dei bambini e di tutti i minori di 18 anni, si chiama “Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza” e obbliga i governi di tutti i Paesi a rispettarlo. Ci sono molti minorenni marocchini in Europa che sono in attesa di rientrare nel loro Paese. Il Marocco si sta adoperando affinché tutti questi bambini espulsi dall’Europa tornino a casa con tutte le garanzie e attraverso un meccanismo adeguato.

Il problema, ad oggi, è che nessun Paese all’interno della Comunità Europea ha adottato meccanismi unificati e adeguati per il rimpatrio dei minorenni marocchini, nonostante siano protetti dalla “Convenzione sui diritti del fanciullo del Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia” (UNICEF).

Il Regno del Marocco sta cercando in tutti i modi di risolvere questo problema, cooperando con i vari Paesi, nonostante le limitazioni che esistono nell’esecuzione delle procedure di rimpatrio a causa dell’esistenza di codici legislativi e punti di vista diversi in ciascuno dei Paesi che ospitano o accolgono questi bambini.

Il Marocco si sta impegnando alla creazione di un sistema di sostegno, basato sull’offerta di cure, attenzionisupporto sanitario e psicologico ai minori in situazione irregolare, sia nel Paese d’origine che in quello d’accoglienza.

Il Ministro degli Affari Esteri della Cooperazione Africana e dei Marocchini, Nasser Bourita, ha confermato l’impegno del Marocco affinché si riescano a soddisfare le esigenze di tutti i minori, attraverso un’integrazione familiare e scolastica più adeguata.

Inoltre, nel caso in cui non si riesca a identificare i parenti dei bambini, viene loro assegnato un rappresentante legale che si occupa del loro fascicolo personale fino al compimento della maggiore età. Tuttavia, la legislazione della maggior parte dei Paesi europei prevede che l’espulsione di un minore verso il suo Paese d’origine richieda una decisione giudiziaria da parte di un tribunale competente nel Paese d’origine.

Le statistiche e l’accordo tra Marocco e Spagna

Secondo UNICEF sono 9mila i bambini Marocchini in Spagnail 68% di tutti i minori in Europa. Per via della vicinanza tra i due Paesi, la Spagna è la principale destinazione dei bambini costretti a lasciare il Marocco.

La Spagna e il Marocco hanno stipulato, nel 2007, un accordo bilaterale per collaborare alla prevenzione della migrazione irregolare dei minori non accompagnatialla loro protezione e al loro rimpatrio concordato. Inoltre, hanno stabiliscono un quadro di collaborazione con risorse materiali e umane per proteggere e accompagnare questi minori nel processo di espulsione o di rimpatrio.

Questo accordo prevede condizioni specifiche, quali:

–        Identificazione del minore e del luogo di residenza dei suoi genitori;

–        Fornitura di informazioni su minori e genitori;

–        Presentazione di documenti durante la procedura di espulsione, nel rispetto degli interessi del minore e tutto sotto la supervisione dell’autorità giudiziaria.

Purtroppo, restano molti i problemi con diversi Paesi europei, a causa delle loro disposizioni legali che complicano il processo di espulsione.

Il direttore del controllo dell’immigrazione e delle frontiere presso il Ministero dell’Interno marocchino, Khaled Zerouali, ha dichiarato che il suo Paese dispone di servizi di accoglienza per i bambini che consentono di integrarli nelle proprie famiglie o in famiglie affidatarie, e che invia persino squadre di lavoro in Paesi come Spagna, Francia e altri per identificare questi minori e offrire loro assistenza.

 

In Marocco, Ai.Bi. lavora costantemente per la tutela dei diritti di tutti i minori, attraverso molteplici attività di advocacy. Scopri di più qui!