Roma, come la crisi ha cambiato l’Italia dei bambini: sconfiggere povertà e disagio per riprendersi il futuro

disagio minorileTra le principali vittime della crisi c’è la famiglia. In particolare quelle con i figli minorenni, che la recessione ha costretto a vivere in condizioni sempre peggiori di povertà e di disagio. Appare evidente come non ci sia più tempo da perdere e quanto siano urgenti interventi calibrati e incisivi da parte delle istituzioni e dei soggetti del Terzo Settore. Per far fronte a una situazione sempre più grave, martedì 30 giugno, la Commissione parlamentare per l’Infanzia e l’Adolescenza illustrerà le sue proposte. Lo farà nell’ambito del seminario di presentazione degli atti dell’indagine conoscitiva “Riprendersi il futuro. Povertà e disagio minorili nell’Italia che cambia”.

Rappresentanti istituzionali e del mondo delle associazioni attive a favore dell’infanzia, tra cui una delegazione di Amici dei Bambini, si ritroveranno alle ore 10 e 30 a Roma, presso la Biblioteca del Senato “Giovanni Spadolini”, nella sala degli Atti Parlamentari, in piazza della Minerva 38.

A presentare l’indagine sarà la presidente della Commissione parlamentare per l’Infanzia e l’Adolescenza, Michela Vittoria Brambilla, che introdurrà i lavori del seminario dopo il saluto istituzionale del presidente del Senato Pietro Grasso. Seguiranno gli interventi del ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Giuliano Poletti, della vicepresidente della Commissione Sandra Zampa e dei rappresentanti di alcuni soggetti del Terzo Settore.

Secondo il rapporto Istat 2014, in Italia vivono in condizioni di povertà relativa 3 milioni e 230mila famiglie. Il 7,9% di esse si trova addirittura in condizioni di povertà assoluta. I dati sono tanto più drammatici quanto più numerosi sono i figli. A vivere sotto la soglia di povertà assoluta, nel 2013 erano l’8,3% dei nuclei con 3 componenti, l’11,8% di quelli con 4 componenti e il 22,1% dei nuclei con 5 componenti. Dati tutti in aumento rispetto all’anno precedente, quando ammontavano rispettivamente al 6,6%, 8,3% e 17,2%.

 

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