Romania: la speranza dei bambini abbandonati in ballottaggio tra i due candidati alla Presidenza

RomaniaBallottaggio certo per le elezioni presidenziali in Romania. Stando ai primi risultati ufficiali, il presidente uscente Traian Basescu ha ottenuto dalle votazioni di ieri il 32,8% dei voti e il suo avversario Mircea Geoana il 29,2%. Un risultato da cui dipende il destino di migliaia di minori fuori famiglia romeni.

Se dovesse vincere Basescu difficilmente si aprirebbe qualche spiraglio per lo sblocco delle adozioni internazionali in quanto uno degli ultimi provvedimenti del suo Governo è stato proprio la bocciatura di un Memorandum per la riapertura delle adozioni internazionali promosso dal Direttore dell’Ufficio per le adozioni Bogdan Panait.

Panait, l’unico del Governo Basescu a dare un respiro europeo al sistema adozioni romeno, aveva presentato al Presidente a inizio ottobre un provvedimento in cui proponeva lo sblocco delle adozioni internazionali per i casi “difficili”, ovvero bambini con più di sei anni di età, con problemi di salute, minori appartenenti a minoranze etniche o con più di un fratello. Bambini e adolescenti che non riescono a trovare una famiglia disposta ad adottarli nel loro Paese e rischiano così di rimanere in istituto fino a 18 anni.

Prima di essere sfiduciato, il Governo di Basescu stava lavorando a una proposta per riformare la legge sull’adozione con misure a sostegno di quella nazionale. Un cambiamento, seppur di minima portata, era stato realizzato anche per l’adozione internazionale lo scorso marzo, quando il Governo aveva votato su pressione di Panait un provvedimento di modifica alla legge 273/2004. Il punto più innovativo dell’atto riguardava l’estensione dell’adozione internazionale anche ai parenti del bambino, fino al terzo grado, residenti all’estero.

In altre parole nessun cambiamento significativo sul fronte dell’accoglienza familiare per le coppie straniere.