Sbarcano e spariscono: il destino di troppi minori soli

immigrati-minori-200Scomparsi o non rintracciabili. Nel 2013 nella sola provincia di Bari sono 127 ragazzi tra i  13 e i 16 anni di cui la Questura ha perso le tracce. Minori invisibili, dei quali le autorità italiane non hanno più notizie. Il fenomeno coinvolge soprattutto i Misna (minori stranieri non accompagnati) che dopo esser sbarcati sulle nostre coste, per legge devono essere accolti. Il più delle volte finiscono in comunità di accoglienza da cui quasi sempre fuggono. I dati allarmanti sono stati diffusi dalla Questura di Bari. Ogni anno le denunce di minori spariti sono tante. Gli allontanamenti volontari, poi rientrati, solo nel 2013, sono stati 170 e riguardano soprattutto gli adolescenti o comunque gli appartenenti a famiglie italiane. Le «fughe» dalle comunità, invece, coinvolgono i bambini e i ragazzi nomadi che scappano dalle strutture per tornare dalle famiglie di origine. In alcuni casi, invece, sono le famiglie stesse che «rapiscono» i minori. Ci sono poi molti adolescenti profughi, che scappano per ricongiungersi con amici e familiari.

I dati del Ministero dell’Interno parlano chiaro: in Puglia sono 277 i minori stranieri scomparsi. A Bari il fenomeno è in forte crescita. Ma ancora più inquietante è l’ipotesi che invece i minori possano essere assoldati dalla criminalità organizzata. La quale agisce come un’impresa, diversificando gli investimenti, cosciente del fatto che il traffico degli esseri umani e il loro sfruttamento consente rapidi e ingenti guadagni.

Di fronte alle ondate migratorie degli ultimi anni, la criminalità ha saputo offrire tutti i servizi necessari per emigrare illecitamente. E, quindi, non si può escludere che i 127 minori stranieri scomparsi a Bari possano essere stati «incastrati» da organizzazioni criminali. Tra loro molte sono le ragazze che, quasi sempre finiscono per divenire schiave del sesso. Arruolate per produrre soldi, tanti soldi. La criminalità barese ha assunto la struttura e la capacità di agire in ambito internazionale. I segnali di un «avvicinamento» tra la mala barese e le organizzazioni criminali internazionali ci sono. L’attenzione degli investigatori sono rivolte in particolare al porto del capoluogo pugliese. Bari e la Puglia rappresentano l’epicentro degli scambi nel Mediterraneo.

Molti, infatti, i gruppi criminali organizzati, composti da persone di diversa nazionalità, presenti sia nei Paesi di origine che nella regione dell’Italia meridionale, specializzati nelle diverse mansioni: reclutamento delle persone, fornitura di alloggi e mezzi di trasporto, falsificazione dei documenti, introduzione illecita nel territorio di destinazione. Alcune di queste organizzazioni hanno assunto le caratteristiche tipiche delle mafie. Che guardano ai giovani senza famiglia e senza documenti come a un capitale umano quanto mai prezioso. Perché di loro mai nessuno chiederà conto.

Fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno