Scuola. Mancano aule e banchi: alle superiori resterà la didattica a distanza

Rientro in classe confermato per il 14 settembre. Ma gli interrogativi restano tanti. Troppi

Nell’informativa alla Camera, il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina lo ha confermato nuovamente: si tornerà a scuola il 14 settembre. Alunni pronti a rientrare in classe quindi? No, non tutti almeno. Secondo le stime dell’Associazione nazionale dei presidi, non troveranno posto tra i banchi 600mila studenti, soprattutto delle superiori: per sistemarli bisognerebbe trovare, entro la fine di agosto, circa 25mila aule. “Stiamo lavorando con gli enti locali, ma anche con musei, archivi, teatri e biblioteche, insieme con il Ministero dei Beni culturali – ha spiegato Azzolina – per far sì che le lezioni possano essere ospitate anche altrove”.

Superiori e didattica a distanza: i presidi si preparano

Ma, probabilmente, non basterà. Ecco perché i dirigenti scolastici delle superiori si preparano ad attivare nuovamente la didattica a distanza. Molti, d’altronde, sono i presidi che hanno già firmato circolari per avvertire docenti e famiglie che a settembre l’anno riprenderà come era finito: con le lezioni da casa. Il problema, però, riguarda anche gli enti locali, proprietari degli edifici che ospitano i plessi scolastici: i lavoro di adeguamento eventuali peseranno infatti anche su di loro.

Nell’argomento entra anche il tema dei famigerati banchi con le rotelle: il ministro Azzolina ha detto di aver letto al riguardo diverse “corbellerie“, ricordando che “alla richiesta di fabbisogno fatta del Ministero hanno risposto 8 mila istituti su 8.400 esistenti, a dimostrazione che la necessità c’è”. Due milioni e mezzo sarebbe il reale fabbisogno di banchi monoposto, due terzi per le scuole secondarie, medie e superiori, di cui 400mila con le rotelle. Numeri comunque inferiori a quelli previsti nel bando della gara europea di cui si sta occupando il Commissario per l’emergenza Arcuri: tre milioni di banchi, la metà con rotelle. La consegna è prevista per il 31 agosto. Gli addetti ai lavori, purtroppo, parlano di “missione impossibile”. Il ricorso alla didattica a distanza, così, si fa sempre più vicino…