Scuola superiore: si ritorna in aula. Esami di maturità “light”? Ecco le due ipotesi sul piatto 

Anche quest’anno potrebbe prospettarsi un esame “semplificato”. Ma non c’è ancora nulla di ufficiale.

Sono più di 600 mila gli studenti degli istituti secondari superiori che lunedì 18 ottobre sono tornati in aula in 4 regioni italiane (Lazio, Molise, Piemonte ed Emilia Romagna) attorniati da un clima di scioperi e proteste.

Una scelta, quella di tornare in aula, che secondo un’indagine del Centro Studi del Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi, svolta nell’ambito delle attività congiunte con il Ministero dell’istruzione, sembrerebbe non essere però così sgradita ai ragazzi, se si considera che, secondo i primi risultati del monitoraggio, 6 studenti, tra i 14 e i 19 anni, su 10  “tengono molto” alla didattica in presenza.

Intanto il ministro dell’istruzione Azzolina già pensa all’organizzazione degli esami di maturità 2021. Le prime indicazioni ufficiali sono attese per la fine del mese di gennaio.

“Quasi certamente anche quest’anno, si andrà incontro a una prova che terrà conto, come ha già anticipato la ministra dell’Istruzione, del quadro complessivo e dell’andamento dell’anno scolastico”– riporta il Sole 24 Ore – L’esame potrebbe essere, perciò, “semplificato”. Non ci sarà, tuttavia, un’ammissione generalizzata, come un anno fa: sarà condizionata al buon andamento del percorso scolastico”.

Esami di maturità “light”?

Due le ipotesi sul piatto riportate dal Sole 24 Ore:

–  Una sola prova orale, in presenza, davanti ad una commissione interna con il presidente esterno, senza scritti né prove Invalsi per l’ammissione agli esami.

Oppure

–  una sola prova scritta invece di due e la prova orale.

Per quanto riguarda l’Invalsi, sottolinea il quotidiano: “Un possibile compromesso, spiegano fonti di governo, potrebbe essere quello di non rendere l’Invalsi obbligatorio affini della maturità, ma di far svolgere comunque le prove in vista dei recuperi degli apprendimenti”.