Seconda adozione in Russia: “Su una cosa Ivan è stato sicuro fin dall’inizio: voleva tornare nel suo Paese di origine”

“Se siamo arrivati alla seconda adozione, è solo merito di nostro figlio Ivan! Per quanto noi fossimo già di questa idea, è stato suo il desiderio profondo di avere un fratello o una sorella”.

Antonella e Marco, la cui storia è stata già raccontata nella primavera del 2019, sono oggi felicissimi di come Ivan si sia inserito bene a scuola e in famiglia, di come stia assaporando la vita dopo un passato difficile, trascorso in buona parte in un istituto della Federazione Russa.

 “In realtà Ivan si sarebbe già espresso….vorrebbe una fratellina! – dice la mamma, che ricorda il momento in cui suo figlio rivelò, con spontaneità, il suo desiderio – In fondo sappiamo che sarà felice in ogni modo, da fratello maggiore. Ancor più felice perché torneremmo in Federazione Russa”.

In mesi così difficili in cui la pandemia sta complicando le procedure e scoraggiando gli animi, la decisione di Antonella e Marco alimenta invece la speranza di tanti minori ancora costretti a crescere senza una famiglia. E così il loro amore di famiglia è destinato, si spera a breve, a moltiplicarsi.

Mettere in atto l’iter adottivo di una seconda adozione significa ripartire da zero

 “Dopo la nostra decisione, a fine estate dell’anno scorso – racconta Marco – abbiamo ricominciato l’iter per arrivare all’idoneità. A causa del coronavirus molto è stato realizzato online, anche gli incontri con i Servizi, ma sotto un certo aspetto….abbiamo impiegato bene il tempo”.

Tempo di cui anche Ivan si sta rendendo conto. Questa volta anche lui è da questa parte della ‘barricata’: non è più il figlio in attesa, ma è parte essenziale della famiglia che si prepara all’incontro con un prossimo figlio o una prossima figlia.

“Il parere di Ivan, le sue emozioni, sono state al centro di diversi incontri con i Servizi. E Ivan è stato davvero incredibile – raccontano i genitori ancora commossi – Su una cosa è stato sicuro fin dall’inizio: voleva tornare nel suo Paese di origine, la Federazione Russa”.

E così una volta conferito l’incarico ad Ai.Bi, è iniziata la seconda fase dell’attesa: quella in cui si preparano e inviano documenti, ma soprattutto quella in cui si fa spazio, emotivo e fisico alla persona che arriverà.

Ivan si sta rendendo conto di cosa comporti l’adozione, anche in termini pratici – dice Antonella – con la Federazione Russa la mole di documenti è notevole. Ha già capito quanto una coppia di genitori davvero desideri un figlio e cosa sia disposta a fare per averlo”.

E così, come qualsiasi bambino, a tratti comprende a tratti riempie i genitori di domande e richieste, incapace di tollerare l’attesa. “Così ormai ci scherziamo tutti assieme. Speriamo di poter viaggiare presto”

 “La dimensione del figlio unico non è la nostra” dicono Antonella e Marco che, entrambi, arrivano da famiglie numerose: a casa di mamma vi sono 9 tra fratelli e sorelle, 5 da parte di papà.

Quindi sorge spontanea la domanda: si fermeranno alla seconda adozione? un mare di auguri a questa famiglia ricca di fecondità!