Si parla di “adozione mite” a Milano

garanteCome rinnovare la giustizia minorile in un momento di crisi economica? Che cosa si intende per giustizia minorile mite? Sono alcuni dei temi che verranno affrontati da magistrati, avvocati, docenti ed esperti nel settore dell’infanzia nell’ambito del convegno nazionale promosso dall’Associazione italiana dei magistrati per i minorenni e per la famiglia (Aimmf), che si terrà venerdì 13 e sabato 14 novembre a Milano. Obiettivo del convegno sarà quello di creare opportunità di dialogo fra chi, a vario titolo, si occupa di minori con l’intento di promuovere un rinnovamento della giustizia minorile.

Particolare spazio sarà riservato al tema della giustizia minorile mite, ovvero alla sperimentazione di nuove prassi giudiziarie attraverso le quali è possibile rispondere ai casi di minori che, come definisce l’ex Presidente del Tribunale per i Minorenni Franco Occhiogrosso, si trovano in condizione di “semi-abbandono permanente”.

Nella prassi adottata dal Tribunale per i minorenni di Bari nel 2003, l ’adozione mite consiste in un’applicazione estesa di quanto previsto dall’art. 44 l“Adozione nei casi particolari” della legge 184/83. E’ una forma intermedia tra adozione ordinaria ed affidamento familiare: crea un rapporto stabile dei genitori “adottivi” con il minore, ma non rescinde i suoi legami con la famiglia di origine (vi è infatti il doppio cognome). Si tratta di un tentativo, una delle strategie sperimentate per evitare ai bambini che vivono fuori dalla famiglia di continuare a vivere in una situazione di limbo.

Ha comunque carattere strettamente residuale, in quanto non rappresenta la soluzione ottimale per un minore a cui deve essere garantita la stabilità che solo una famiglia adottiva può offrire. Al convegno interverranno esperti quali Franco Occhiogrosso (presidente del Centro nazionale di documentazione per l’infanzia, già presidente del Tribunale per i minorenni di Bari), Joseph Moyerson (giudice onorario del Tribunale per i minorenni di Milano), Jean Zermatten (presidente del Comitato Onu sui diritti del fanciullo) a cui andrà il compito di aprire un confronto su come sta cambiando la giustizia minorile e su come possono trovare tutela, in un momento di crisi globale, i diritti dei minori e delle famiglie.

La mattina di venerdì – che prevede i saluti delle autorità e interventi, fra gli altri, di Alessandra Mussolini, presidente della Commissione parlamentare per l’infanzia e Roberto Formigoni, presidente della Regione Lombardia – sarà dedicata al tema la crisi dei diritti fondamentali e le ricadute sui diritti dei minori. Nel pomeriggio seguirà una tavola rotonda su la crisi dei contesti di crescita e di protezione. Sabato mattina, invece, sono previste due tavole rotonde: la prima sul tema verso una nuova giustizia per i minori e la famiglia, la seconda sulla crisi come opportunità. Il pomeriggio si articolerà in otto sessioni parallele su vari argomenti.