Siria. 7 anni di guerra, 560 mila morti. E’ Natale: #nonlasciamolisoli, Ai.Bi. è ancora là

Nuovo bilancio dell’Osservatorio siriano diritti umani. In 7 anni di guerra in Siria, in 560 mila hanno perso la vita. Ai.Bi. presente dal 2014, inizio del conflitto, con il progetto “Non Lasciamoli Soli

Più di mezzo milione di siriani – per l’esattezza 560mila persone – hanno perso la vita dall’inizio del conflitto.

E’ questo il nuovo bilancio dell’Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria (Ondus) del conflitto scoppiato nel marzo del 2011 e ancora in corso.

Tra le 560mila persone che hanno perso la vita contate, sono ben 111.330 i civili, di cui 20.819 minori e 13.084 donne. I bambini e le donne sono coloro che hanno pagato il prezzo più alto di una guerra che non sembra volgere al termine e che, ogni giorno, in un silenzio diffuso ma non meno colpevole, cercano di ritrovare la quotidianità per un domani possibile. Dal 2013 accanto a loro c’è anche Ai.Bi. insieme ai suoi partner locali con il progetto “Non Lasciamoli Soli”. Impegnati nelle province di Aleppo, Homs, Rural Damasco e Idlib, in cinque anni abbiamo portato aiuti umanitari, supporto alimentare e psicologico a oltre 40 mila bambini siriani sfollati e alle loro famiglie e avviato iniziative di auto sostentamento. Continueremo ora ricostruendo un forno fisso e uno mobile nella provincia di Idlib per garantire il pane a 30.000 siriani.

E proprio alla vigilia del Santo Natale diamo nuovamente eco all’appello ai fedeli di Papa Francesco in occasione della prima domenica d’Avventoaccenderò ora un cero, insieme a tanti bambini siriani e tanti fedeli nel mondo che oggi accendono le loro candele. Questa fiamma – ha detto il Papa – “e le tante fiammelle di speranza disperdano le tenebre della guerra. Preghiamo e aiutiamo i cristiani a rimanere in Siria e in Medio Oriente come testimoni di misericordia, di perdono e di riconciliazione.”

Una fiamma della speranza è questo il senso della campagna di Amici dei BambiniNon Lasciamoli Soli” in supporto ai bambini, le mamme sole e le famiglie siriane.

La scelta di non lasciarli soli è aperta a tutti: DONA IL TUO NATALE ALLA SIRIA!