Siria. Ai.Bi. dà il via alla distribuzione di razioni di cibo ready to eat: in un mese più di 17mila persone riceveranno sostegno alimentare

distribuzione razioni alimentari siriaSostegno a distanza Siria A Pasqua è risorta anche la speranza per centinaia di siriani. Mentre il mondo cristiano festeggiava la Resurrezione di Cristo, quasi 700 sfollati interni dell’area rurale tra Aleppo e Idlib, nel nord della Siria, ricevevano da Amici dei Bambini quel sostegno alimentare che rappresenta il primo fondamentale mattoncino nella complessa opera di ricostruzione di una vita dignitosa, in un Paese oppresso da più di 5 anni di guerra. Domenica 27 marzo, infatti, Ai.Bi. ha dato inizio alla distribuzione di razioni alimentari nei villaggi di Atarib e Termanin, nella provincia di Aleppo, a favore di quelle famiglie siriane che hanno perso tutto, ma, nonostante questo, hanno deciso di restare nella propria terra e di non sfidare il mare, che troppo spesso, anziché  verso una nuova vita, li porta sul fondo degli abissi.

Nell’ambito della campagna di sostegno a distanza per la prevenzione dell’emigrazione Io non voglio andare via, gli operatori di Ai.Bi. hanno portato 671 razioni alimentari ad altrettanti uomini, donne e bambini siriani, di cui 438 ad Atarib e 233 a Termanin. Si tratta di razioni “ready to eat”, ovvero composte da alimenti pronti per il consumo, pensati appositamente per gli sfollati interni: persone che, non avendo più una casa, non hanno neppure la possibilità di cuocere i cibi. Ogni razione è sufficiente per il sostentamento di una persona per 5 giorni e comprende svariati alimenti: tra questi, un chilo di pane, 890 grammi tra tonno, sardine e carne in scatola, 480 grammi di formaggio, 360 di carne in scatola, 500 di olive, 50 di sale, un chilo e 600 grammi di hummus, oltre a 4 litri e mezzo di acqua potabile e 600 millilitri di succo d’arancia.

La distribuzione è proseguita, con le stesse quantità di cibo recapitato ai beneficiari, anche nelle giornate di lunedì 28 e martedì 29 marzo e andrà avanti nelle prossime settimane. Entro il 25 aprile saranno distribuite 17.460 razioni alimentari, di cui 11.400 nel villaggio di Atarib e 6.060 in quello di Termanin, a un totale di oltre 3.000 sfollati. Ogni beneficiario riceverà una razione di cibo a scadenze regolari di 5 giorni, potendo contare quindi su un sostegno alimentare costante da parte di Amici dei Bambini.

Ma l’intervento di Ai.Bi. in Siria non si ferma qui. Sempre nell’ambito della campagna Io non voglio andare via, prosegue infatti la distribuzione mensile di ceste alimentari a 90 famiglie in diverse località nella zona di Binnish, nel nord ovest del Paese (guarda il video). L’iniziativa, che andrà avanti per 5 mesi, si unisce alle molte altre già attivate da Ai.Bi. nelle province di Idlib e Aleppo: interventi di prima e seconda emergenza che consistono in varie forme di supporto alimentare, sanitario, educativo e psicologico alle famiglie e ai bambini colpiti dalla guerra.

Tutto ciò è reso possibile dal sostegno a distanza, il mezzo più efficace per offrire il proprio contributo a quella parte, assolutamente maggioritaria, della popolazione siriana che non vuole lasciare la propria terra. Non dobbiamo dimenticare, infatti, che a fronte di 9.500 profughi che ogni giorno tentano di lasciare il Paese, ci sono 6,5 milioni di sfollati interni, di cui la metà è composta da bambini, costretti dalla guerra a spostarsi da una provincia all’altra pur di non abbandonare il Paese. Quello che fino a 5 anni fa era un luogo frequentato da turisti e pellegrini, oggi ha 13,5 milioni di persone bisognose di assistenza umanitaria. Per ridare speranza a una parte di queste, Ai.Bi. è presente sul territorio: con il tuo contributo, sotto forma di Sostegno a Distanza, il loro sogno di un futuro nella propria terra potrà diventare realtà.