siria, i bambini e le famiglie vittime della guerra e del freddo

Siria. Si continua a combattere a nord, decine di migliaia di persone costrette a lottare contro il freddo per sopravvivere. L’intervento di Ai.Bi. a Idleb

Fin dagli ultimi giorni dello scorso anno, le ostilità nel Paese dimenticato sono riprese su più fronti: quello attualmente più delicato è il quadrante di Hama, Aleppo sud e Idlib. Amici dei Bambini e il suo partner siriano Kids Paradise sono in prima linea per portare aiuti alimentari e coperte alle famiglie e ai bambini.

Continuano dallo scorso dicembre i combattimenti nel nord della Siria, che si moltiplicano da più versanti con attacchi aerei e bombardamenti effettuati direttamente da terra. Inevitabilmente, questa recrudescenza nei conflitti ha portato decine di migliaia di persone a doversi spostare dalle zone più ‘calde’ in cerca di una via d’uscita. Ad attendere questi sfollati nei campi profughi e nei rifugi di fortuna che hanno trovato durante il loro cammino, tuttavia, c’erano il freddo gelido di questo inverno siriano e la fame che colpisce chi non ha potuto portare con sè quasi nulla per alimentarsi.

Una situazione molto difficile, di cui in Occidente si parla forse poco, ma che nel Paese già ampiamente martoriato dai conflitti legati alla violenza degli integralisti islamici sta letteralmente prostrando la popolazione, ormai allo stremo. In particolare, le violenze più gravi si stanno concentrando nel quadrante a nord-est di Hama e Aleppo sud, come pure nel governatorato di Idleb.

Secondo i dati ufficiali, nel frattempo, anche gli ultimi campi profughi ufficiali hanno esaurito i loro spazi di accoglienza, costringendo la maggior parte degli sfollati che provengono dalle regioni interne a cercare una sistemazione in altri 160 campi improvvisati, ammassati anche in 6-7 persone per ogni tenda. Drammatiche le condizioni di igiene, dotazione idrica e possibilità di cure mediche anche soltanto per la sopravvivenza. E con il gelo di queste settimane, sono molte le persone che rischiano di non arrivare alla primavera.

Per soccorrere almeno i più fragili tra questi profughi, Ai.Bi. Associazione Amici dei Bambini, in partnership con l’ente siriano Kids Paradise e grazie anche al contributo della Regione Lombardia e dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) Beirut, ha predisposto un intervento specifico nella regione di Idleb. Un intervento di emergenza per far fronte ai bisogni invernali della popolazione sfollata.

Il nostro intervento – spiegano gli operatori Ai.Bi. sul posto – è mirato a sopperire ai bisogni delle famiglie sfollate, a causa del recente inasprimento delle violenze tra le parti in conflitto“. Per cercare di dare una speranza a questa popolazione, Amici dei Bambini ha organizzato e completato la distribuzione di 2mila coperte e 250 ceste alimentari, raggiungendo 4.225 persone, per un totale di 705 famiglie. “In termini numerici – aggiungono gli addetti – il progetto ha raggiunto 1.005 beneficiari in più rispetto a quanto previsto dalla proposta iniziale“.

L’intervento, nella consapevolezza di non poter coprire i bisogni della totalità dei bisognosi di aiuto, si è concentrato in particolare sulle categorie di persone ritenute più svantaggiate e a rischio in un contesto come quello attuale: non a caso, i due terzi degli aiuti sono stati distribuiti a bambini e famiglie numerose.

In attesa che si concretizzino le nuove iniziative di Ai.Bi. per la popolazione siriana nell’anno in corso, è possibile a ciascuno di noi contribuire a restituire una speranza a tanti bambini e alle famiglie più in difficoltà a causa della guerra siriana: basta scegliere di aiutare il progetto ‘Non Lasciamoli Soli’.