Siria. Raid aereo sulla città di Kafr Rumah. Integro il forno di Ai.Bi.

 Altri 6 morti in Siria. Dopo la strage al mercato di Ma’arrat An Nu’man, missili anche sulla città di Kafr Rumah.

Oltre 100 attacchi aerei compiuti nelle ultime ore nell’area a sud e a ovest di Idlib.

Nessun tregua per Idlib. Poche ore fa, colpita anche la città di Kafr Rumah, a dieci chilometri da Ma’arrat An Nu’man. Oltre 100 attacchi aerei compiuti nelle ultime ore nell’area a sud e a ovest di Idlib.

Martedì, 21 maggio, era stato colpito il mercato ortofrutticolo della città di Ma’arrat An Nu’man, subito dopo l’Iftar, la tradizionale rottura quotidiana del digiuno nel mese islamico di Ramadan. Drammatico il bilancio, 12 morti e 18 feriti. Oggi la città di Kafr Rumah, a 10 chilometri da Ma’arat al Nu’man. Nulla ancora si sa sul numero di vittime.

A Kafr Rumah è in corso il progetto di sicurezza alimentare di Ai.Bi. e il partner locale, Kids Paradise. Un forno fisso e uno mobile che distribuiscono pane a 30 mila siriani, tra questi 18 mila sfollati che hanno trovato rifugio nei campi profughi. Sempre nella provincia di Idlib, precisamente a Binnish, nel luglio 2016 un missile aria-terra aveva colpito e raso al suolo un primo forno, riavviato da Ai.Bi. nel 2015.

Il forno non ha riportato danni strutturali, la produzione non è stata interrotta e continuano le attività di distribuzione” – è l’ultima notizia che ci giunge in queste ore da Kafr Rumah .

Per garantire la sicurezza dei beneficiari, sono stati allestiti 4 diversi punti di distribuzione che coprono tutta la città e permettono un’azione di distribuzione diffusa e capillare che evita situazioni di affollamento e di maggior rischio” rassicura il partner siriano.

La distribuzione avviene di mattina, tra le ore 8 e le 11. “Questi 9 anni di guerra” –spiega Hussein, coordinatore del progetto – “ci hanno insegnato che in questo momento della giornata il rischio di bombardamenti aerei è ridotto. La maggior parte dei raid avviene nel pomeriggio e durante la notte.

Ai.Bi. opera in Siria dal 2014 e da allora non è mai mancato il sostegno alla popolazione civile che si trova nelle aree assediate e bombardate. Grazie ai partner locali, da Aleppo, a Rural Damasco, Homs, fino a Idilib, continua a portare sollievo alle famiglie siriane con la campagna Non Lasciamoli Soli.