Siria. La tenda non protegge le persone né dal caldo dell’estate né dal freddo dell’inverno. Un giorno in una tenda è come un anno in più!

I civili sfollati che vivono nei campi nella regione di Idlib, nel nord-ovest della Siria, controllata dall’opposizione, stanno lottando con temperature superiori alla media in tende di fortuna

Nella provincia di Idlib, dove centinaia di migliaia di civili sono stati sfollati a causa degli intensi attacchi del regime di Assad, questa estate la temperatura è stata spesso superiore ai 40 gradi Celsius (104 gradi Fahrenheit): una situazione che ha reso la vita molto difficile a tutte le persone.

Il caldo insopportabile nelle tende di Idlib, in Siria

Chi sta soffrendo più di tutti sono le donne e i bambini che vivono nelle tende: il dottor Ammar Rahhal dell’ospedale Ibn Sina di Idlib ha dichiarato all’Agenzia Anadolu (AA) che la temperatura superiore alla media sta influenzando negativamente la salute dei civili che vivono nelle tende. Rahhal ha detto che i bambini, per lo più, giocano all’aperto tra le 11:00 e le 13:00 rimanendo esposti a colpi d isole che hanno costretto diversi di loro a essere portati in ospedale.
Yahya Uayyid, che è stato sfollato con la forza dal regime di Assad nella campagna meridionale di Aleppo e si è stabilito in un campo a Idlib, ha dichiarato: “La tenda non protegge le persone né dal caldo dell’estate né dal freddo dell’inverno. Un giorno in una tenda è come un anno“.
Padre di tre figli, Uayyid ha affermato di portare costantemente in ospedale i bambini colpiti dal caldo torrido, sperando che tornino a casa il prima possibile.
Anche Fatma Zein Ali, emigrata dalla campagna meridionale di Aleppo, ha detto di aver portato i suoi figli in ospedale molte volte a causa di un’insolazione.

La situazione in Siria dopo un decennio di guerra

Idlib rientra in una zona di de-escalation istituita in base a un accordo tra Turchia e Russia nel marzo 2020. Il regime siriano, tuttavia, ha costantemente violato i termini del cessate il fuoco, lanciando frequenti attacchi all’interno della zona di de-escalation. La Siria è impantanata in una feroce guerra civile dall’inizio del 2011, quando il regime ha represso le proteste a favore della democrazia con inaspettata ferocia.

Nell’ultimo decennio, circa mezzo milione di persone sono state uccise e più di 12 milioni hanno dovuto abbandonare le proprie case.

Ai.Bi. concentra il suo intervento in Siria proprio nella zona di Idlib, con attività di Sostegno a Distanza portate avanti insieme al partner Kids Paradise. L’obiettivo è aiutare le migliaia di bambini che vivono in famiglie povere, per lo più originarie delle zone rurali e dedite all’agricoltura o al commercio al dettaglio.
Le attività possono essere sostenute da chiunque attivando un Sostegno a Distanza Comunità per la Siria: con 25 euro al mese, meno di un caffè al giorno, puoi aiutare a portare avanti i diversi progetti che si stanno rivelando importanti per la popolazione locale e danno alle famiglie e i bambini della Siria una speranza nuova per il futuro.