siria. Mentre prosegue il conflitto si parla di altro, ma Ai.Bi. grida 'NonLasciamoliSoli'

Siria. Tutto pronto per il nuovo progetto di Ai.Bi.: sicurezza alimentare e reddito per bambini e popolazioni sfollate

Sei milioni di siriani hanno dovuto lasciare le loro case a causa del conflitto e stanno affrontando l’inverno con carenza di cibo e medicinali. Le vittime sono spesso i più piccoli per le malattie, la mancanza di cibo e gli attacchi. Tra gennaio e settembre 2018, le Nazioni Unite hanno verificato l’uccisione di 870 bambini, il più alto numero di sempre: Ai.Bi., che opera sul territorio dal 2013, è pronta a lanciare un nuovo progetto

siria. Mentre prosegue il conflitto si parla di altro, ma Ai.Bi. grida 'NonLasciamoliSoli'Secondo gli ultimi report ufficiali degli organi delle Nazioni Unite (HNO 2018) impegnate negli aiuti umanitari in Siria nel il 69% della popolazione siriana vive in condizioni di povertàSei milioni sono gli sfollati interni, persone che sono state costrette a lasciare le proprie case, scappare e spostarsi in campi o da amici, parenti o nella maggior parte dei casi estranei, cittadini accoglienti a centinaia di kilometri.  In media sono circa 4.931 persone costrette ogni giorno a lasciare la propria casa.

Attiva dal 2013 nel Nord del Paese, Ai.Bi. – Associazioni Amici dei Bambini ha già portato avanti un progetto di sicurezza alimentare e auto sostentamento che ha fornito a 540 donne capofamiglia rimaste sole a causa della guerra, la possibilità di creare una autonoma e continuativa fonte di reddito.

Il supporto alle attività generatrici di reddito, in un’ottica di continuità agli interventi, ha portato alla nascita di un nuovo progetto che, prossimamente, vedrà Ai.Bi. impegnata di un’altra sfida: la creazione di un forno mobile itinerante, ricavato all’interno di un camion articolato, adeguatamente attrezzato per i contesti di emergenza; impastatrici e altri macchinari professionali saranno i mezzi pronti a produrre pagnotte di pane da 1 kg, disponibili per la popolazione residente e per quella sfollata in molti villaggi dell’area.

I benefici del progetto non si limitano alla sicurezza alimentare, ma al circolo di esternalità positive che questo intervento porterà: verranno infatti assunti fornai e distributori locali, aumentando il numero di persone con un lavoro e un reddito più stabile. La creazione e la vendita di un bene primario creerà così un circolo virtuoso di rinascita di una piccola economia e di un mercato locale.

Per almeno 9 mesi il forno in grado produrre pagnotte di pane da distribuire e vendere a prezzi calmierati a  30.000 persone, tra cui 18.000 sfollati interni.

La continuità del progetto dipende anche da chi vorrà sostenere la rinascita della popolazione siriana: sostieni anche tu il nostro intervento in Siria “Non Lasciamoli Soli!”