Spending review: gli sprechi dell’adozione internazionale

Mezzano, 3 maggio 2012 – Revisione della spesa pubblica, o, nel vocabolario tecnico anglosassone, spending review: il Governo invita a segnalare gli sprechi. Sul tavolo del Consiglio dei Ministri è arrivato un capitolo di discussione che interessa le Adozioni Internazionali: il taglio alle spese dei Tribunali, avanzato dalla guardasigilli Paola Severino che chiede risparmio e razionalizzazione dei conti.

Marco Griffini, presidente dell’Associazione di famiglie adottive Ai.Bi. Amici dei Bambini, rilancia: «La spending review può essere una buona occasione per razionalizzare finalmente l’iter adottivo, eliminando i dispendiosi passaggi svolti sotto la guida, ormai divenuta superflua, dei Tribunali per i Minorenni».

«Occorre abolire dall’iter adottivo il ruolo dei Tribunali per i Minorenni e la superflua terzietà del Giudice. A svolgere gli incontri con le coppie infatti vi sono già i Servizi sociali e gli Enti autorizzati. L’Italia purtroppo è rimasta l’ultimo grande Paese europeo ad emettere l’idoneità per via giudiziaria, e questo concentra sulle coppie attenzioni inquisitorie, limitate per giunta alla sola fase preliminare dell’iter, relativa all’idoneità» afferma Griffini, che in questi giorni è al lavoro su una proposta di riforma della Legge sulle Adozioni Internazionali. «Gli stessi presidenti dei Tribunali per i Minorenni ci hanno dichiarato che i lunghi e dispendiosi tempi burocratici sono dovuti a penuria di risorse e, anzi, non pochi di essi si sono detti d’accordo con l’introduzione dell’idoneità amministrativa anche in Italia».

Come primo punto di riforma, togliere ai Tribunali per i Minorenni la responsabilità sui Decreti di Idoneità e sulla Deliberazione delle sentenze straniere può generare un forte risparmio di risorse per lo Stato. Nell’attuale difficoltà di rilevare quali siano le voci specifiche di spesa del bilancio statale – dovute all’opacità del bilancio stesso in materia di micro-costi – una riforma come quella studiata da Ai.Bi. può produrre risparmi di grande impatto nel corso degli anni.

Risparmi generati dal congiungimento dei colloqui che le coppie svolgono presso i Servizi e gli Enti, e che la presenza del Tribunale per i Minorenni spesso costringe a ripetere. Che siano dunque i Servizi sociali e gli Enti autorizzati, in un percorso congiunto, a seguire la coppia dalla domanda di disponibilità fino alle fasi di dichiarazione dell’idoneità, di conferimento del pre-incarico e di abbinamento con il minore adottabile, attivando un percorso di accompagnamento continuo delle coppie anche nella fase di post-adozione.