Tradate: bonus bebè razzista, il comune fa ricorso

“Il bonus bebé solo ai figli di italiani è un “segnale di incoraggiamento al futuro della cultura europea”. Così Stefano Candiani il sindaco leghista di Tradate (VA) ha impugnato la sentenza del Tribunale di Milano che lo scorso 26 luglio ha definito “discriminatoria” la delibera comunale che escludeva dal “bonus bebè” di 500 euro i bambini che non avevano entrambi i genitori italiani.

L’udienza sul ricorso presentato dal Comune si è svolta mercoledì pomeriggio . Gli avvocati del Comune hanno spiegato di aver istituito il bonus dopo che «gli italiani, come i tedeschi, gli austriaci e i portoghesi, sono quelli che si riproducono di meno, mentre la Lombardia spicca come una delle zone del paese con il più drastico calo demografico”.

Asgi, Avvocati per Niente e Farsi prossimo, le associazioni che hanno presentato ricorso contro il comune – definiscono “grave” la scelta del Comune di Tradate di difendere ad oltranza tale provvedimento. «Abbiamo fatto tutti il nostro dovere – spiega l’avvocato Alberto Guariso che rappresenta Avvocati per niente e le altre associazioni – . Ora aspettiamo la decisione dei giudici che dovrebbe arrivare la prossima settimana».

(Fonte Dire)