Ucraina. Attacco a Kramatrosk: 10 morti tra cui 3 minori

Un nuovo sanguinoso attacco ha colpito un’affollata pizzeria nella città ucraina di Kramatrosk provocando 10 vittime e oltre 50 feriti. E mentre la guerra continua, c’è sempre più bisogno dell’aiuto portato a bambini e famiglie dal progetto BAMBINIxLAPACE

Mentre tutti i media si occupano di quanto successo in Russia, della “marcia su Mosca”, di cosa ne sarà ora di Prigozhin, di quanto Putin sia più o meno saldo al potere… Qualche chilometro più a ovest, la guerra contro l’Ucraina prosegue in maniera sanguinosa.
Non tanto sulla linea del fronte, dove gli opposti eserciti si contendono le posizioni, ma ancora una volta all’interno delle città, dove la popolazione civile cerca come può di condurre una vita “normale”, per quanto questo termine possa avere senso in un Paese da quasi un anno e mezzo sconvolto dalla guerra.

Colpita una pizzeria di Kramatrosk

Una vita “normale” che, per esempio, può passare anche da un pizza. Per questo genera ancora più rabbia e sconforto l’attacco avvenuto a Kramatrosk, città nel sud est del Paese che prima della guerra contava circa 150mila abitanti e, oggi, è l’ultimo grande centro abitato della zona in mano agli ucraini prima dei territori occupati, distanti solo una trentina di chilometri.
È qui che almeno due missili si sono abbattuti su un ristorante, uccidendo 10 persone. Tra loro, come confermato dai servizi di emergenza, ci sarebbero anche una ragazza di 17 anni e due sorelle gemelle di 14 anni.
Il ristorante era un punto di ritrovo conosciuto e famoso in città, frequentato da scrittori, intellettuali, soldati, ma anche famiglie. A colpire la struttura, secondo le prime ricostruzioni, sarebbero stati due missili terra-aria, abbattutisi mentre la struttura era piuttosto affollata.
Oltre ai 10 morti accertati, i feriti sarebbero più di 50. Il Presidente Zelensky ha ricordato che il bombardamento del ristorante è avvenuto esattamente a un anno di distanza dall’attacco al centro commerciale di Kremenchuk, che causò 22 vittime.

I progetti di Amici dei Bambini

A un anno di distanza, dunque, ancora si devono contare i morti innocenti di un attentato crudele e insensato. Un attacco che dimostra come la pace sia ancora molto lontana e come ci sia ancora molto bisogno di aiuto per la popolazione ucraina.
Quell’aiuto che Ai.Bi. non smette di portare sul territorio attraverso le iniziative del progetto BAMBINIxLAPACE, partito subito all’indomani dello scoppio del conflitto e che, tra Ucraina, Moldova e Italia, ha già raggiunto oltre 100mila beneficiari.
Chiunque può dare il suo contributo attraverso una donazione “una tantum” o sostenendo il progetto di adozione a distanza dei bambini e le famiglie ucraine, per dare continuità agli interventi che l’associazione compie ogni giorno. Clicca QUI per partecipare.