Un mostro dalle mille braccia che afferra i nostri bambini

HelenRamagliaForse nessuno meglio di lei conosce a fondo i traumi subiti da un bambino abbandonato. Helen Ramaglia era cresciuta nel foster care, da cui ne era uscita con ferite profonde. I duri colpi incassati, non le hanno impedito però, una volta sposata, di diventare a sua volta madre di bimbi abbandonati. E non solo, memore del passato ha fondato l’istituto Fostering Superstars, vincitore di un premio da parte del Congresso. Recentemente ha anche scritto un libro, “From Foster to Fabulous”, per aiutare le coppie adottive a capire a fondo i traumi sofferti da un minore vissuto in orfanotrofio, in una casa famiglia o presso più famiglie affidatarie.

Qualche anno fa il Research and Training Center on Family Support and Children’s Mental Health aveva ammesso di non aver ancora ben capito come diagnosticare i traumi subiti da un orfano”, scrive la Ramaglia, “E aveva anche aggiunto che le precedenti diagnosi non comprendevano l’intera gamma delle difficoltà che un bambino traumatizzato è chiamato ad affrontare nell’intero arco di una giornata”.

La Ramaglia continua assecondando la nuova definizione, accettata dagli psicanalisti americani, di ‘complex trauma’, o trauma complesso.

Il termine descrive appunto il trauma complesso a cui è esposto un bambino che ha subito molteplici eventi dolorosi e che reagisce con un comportamento che continua a traumatizzarlo costantemente anche nel quotidiano. Solitamente il trauma complesso è il risultato di abusi o abbandono ma può anche essere causato dall’esposizione a violenza domestica, pulizia etnica o ad una guerra. Una grande maggioranza dei bambini del foster care hanno subito un trauma di questo tipo”. Ha spiegato la scrittrice, parlando della propria esperienza di bambina.

Da piccola il ‘trauma’ era la mia lingua,il mio incomprensibile dialetto fatto di paura, reazioni e rabbia. Non mi potevano comprendere. Non sapevano come prendermi”, ha spiegato la donna. “Fino a quando non capiremo che il trauma complesso è un mostro con tante braccia che afferra i nostri bambini adottati, continueremo ad avere grandissime difficoltà nell’aiutarli a guarire”.

 

Dalla nostra corrispondente dagli USA Silvia Kramar