UNHCR: MOLDOVA E BULGARIA ACCEDONO ALLA CONVENZIONE SULL’APOLIDIA

(AGENPARL) – Roma, 24 apr – Moldova e Bulgaria sono gli stati di più recente accessione alle convenzioni internazionali sull’apolidia. La Repubblica di Moldova ha formalmente depositato – lo scorso 19 aprile presso le Nazioni Unite a New York – i propri strumenti di accessione alla Convenzione del 1954 relativa allo status delle persone apolidi e alla Convenzione del 1961 sulla riduzione dell’apolidia. La Bulgaria ha aderito ai due importanti trattati un mese prima, il 22 marzo. L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr) si rallegra per queste due nuove accessioni ai trattati globali per affrontare e risolvere l’apolidia. Il raggiungimento di un numero sempre maggiore di stati parte alle due convenzioni è di fondamentale importanza per compiere progressi. Con l’adesione di Bulgaria e Moldova sono adesso 73 gli stati parte della Convenzione del 1954 relativa allo status delle persone apolidi e 44 quelli della Convenzione del 1961 sulla riduzione dell’apolidia. Solo un anno fa erano rispettivamente 65 e 37. Nel corso del meeting ministeriale dell’Unhcr dello scorso dicembre, 32 stati si sono impegnati ad accedere a una o entrambe le Convenzioni. Bulgaria e Moldova hanno dato seguito al loro impegno, insieme a Benin e Georgia che avevano aderito nello stesso mese di dicembre. Ampliare l’elenco dei firmatari di questi due trattati è un obiettivo dell’Unhcr, in base al mandato conferitogli dalle Nazioni Unite di prevenire l’apolidia, risolvere gli esistenti casi e proteggere i diritti delle persone apolidi. In Europa centinaia di migliaia di persone sono interessate dall’apolidia. Nel mondo il numero delle persone apolidi è stimato in una cifra fino a 12 milioni. L’apolidia può verificarsi per una serie di ragioni e il suo impatto sulle persone può essere drammatico. Una persona che non è in grado di ottenere un certificato di nascita, ad esempio, può avere difficoltà nel provare la propria identità e nell’accedere ai servizi dello stato e di altri attori, situazione che può potenzialmente condurre ad altre gravi negazioni di diritti. In Moldova oltre 5.000 persone si sono identificate come apolidi nell’ultimo censimento, che non ha coperto la separatista Transnistria. Finora gli apolidi formalmente registrati sono oltre 2.000. Si tratta per la quasi totalità di cittadini della ex Unione Sovietica. La Moldova ha recentemente approvato una legge che stabilisce una procedura di determinazione dell’apolidia con il sostegno dei governi di Ungheria e Francia, oltre che dell’Unhcr, pertanto al momento è in corso un esame formale delle domande di apolidia. La Bulgaria ha in programma di stabilire una procedura di determinazione dello status e intende anche basarsi sull’esperienza delle buone prassi di altri paesi. L’Unhcr sosterrà le autorità nelle regioni in cui risiedono persone apolidi. Lo comunica in una nota l’Unhcr.

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