UNICEF: l’adozione internazionale è la soluzione migliore.

Anche l’Unicef si schiera a favore dell’adozione internazionale e in una nota ufficiale, sostenendo le linee guida della Convenzione dei Diritti dei Minori del 1989, afferma che: “per i singoli minori per cui non si riesce a trovare uno scenario familiare nel loro paese di origine, l’adozione internazionale può essere la miglior soluzione permanente”.

Una posizione che rivaluta l’adozione internazionale come strumento di sostegno per l’infanzia in difficoltà e come una delle misure più efficaci per garantire il diritto alla famiglia ai bambini abbandonati.

Anche Marco Griffini, presidente AiBi, commenta positivamente questa presa di posizione: “Finalmente l’Unicef prende una decisa posizione a favore delle adozioni internazionale: ora speriamo che cambi anche il clima culturale intorno a questo importante diritto”.

Nella nota ufficiale pubblicata sul sito www.unicef.org, si  tratteggia un quadro generale della situazione, in cui si evidenzia che dal 1960 ad oggi vi e’ stato un aumento nel numero delle adozioni internazionali. Parallelo a questo trend c’è stata una crescita degli sforzi internazionali per assicurare che le adozioni siano portate avanti in maniera trasparente, priva di sfruttamenti, legale, al fine di portare beneficio ai minori e alle famiglie in essa coinvolte.

Di grande importanza anche il passaggio in cui Unicef conferma le proprie linee guida di lavoro, basate sulla Convenzione sui Diritti dei Minori, dove viene affermato chiaramente che ogni minore ha bisogno di crescere in un ambiente di tipo familiare, di conoscere e essere cresciuto dalla sua stessa famiglia, quando questo sia possibile. Per i singoli minori per cui non si riesce a trovare uno scenario familiare nel loro paese di origine, l’adozione internazionale può essere la miglior soluzione permanente.

UNICEF ribadisce anche la sua conformità con gli standard e i principi della Convenzione dell’Aja sulla Protezione dei Minori e la Cooperazione in Materia di Adozione Internazionale del 1993, già ratificata da più di 80 paesi.

In tale Convenzione vi e’ uno sviluppo importante per i minori, le famiglie biologiche e i futuri adottanti stranieri. Essa detta gli obblighi delle autorità centrali dei paesi che i bambini lasciano per essere adottati, e di quelli che accolgono i bambini.

La Convenzione e’ designata per assicurare processi etici e trasparenti. Questa legislatura internazionale dà primaria considerazione al miglior interesse del minore assicurando che le adozioni siano autorizzate solo da autorità competenti, guidate da un consenso informato di tutti gli interessati, che l’adozione internazionale goda degli stessi standard e tutele che si applicano all’adozione nazionale.

Nel rapporto UNICEF viene fatta una citazione speciale per quei minori separati dalle loro famiglie e comunità a causa di guerre o disastri naturali merita una citazione speciale. La ricerca della famiglia biologica deve essere la prima priorità e l’adozione internazionale dovrebbe essere considerata per un minore solo dopo che la ricerca della famiglia biologica non abbia dato buoni frutti, e non vi siano possibilità di trovare per il minore soluzioni stabili nel suo paese.

Questa posizione e’ condivisa da UNICEF, UNHCR, UN Committee on the Rights of the Child (Comitato ONU sui Diritti del Minore), Hague Conference on Private International Law (Conferenza Aja sulla Legge Privata Internazionale), International Committee of the Red Cross (Croce Rossa Internazionale), alter ONG internazionali come Save the Children Alliance e International Social Service.

Gli uffici UNICEF in giro per il mondo supportano il rafforzamento dei sistemi di protezione del minore. Lavorano con governi, partner ONU e società civile per proteggere le famiglie vulnerabili, per assicurare che robuste strutture legali e politiche siano in atto e per rafforzare le capacita del sistema sociale, giudiziario e del settore delle forze dell’ordine. Ancora più importante, UNICEF si concentra nel prevenire le citate cause di abuso di minori, sfruttamento e violenza.

Per domande relative a questo report e la posizione di UNICEF sull’adozione internazionale contattare:

Kendra J. Gregson, Senior Advisor, Social Welfare & Justice Systems, Child Protection Section
tel: +1 212 303 7907
email: kgregson@unicef.org

 Rebecca Fordham, Child Protection Focal Point, DOC Media Section
office: +1 212 326 7162
cell: + 1 917 605 1696
email: rfordham@unicef.org

Alison Rhodes, Child Rights Advocacy Specialist, PFP
phone: +41 22 909 5753
email: arhodes@unicef.org

 Fonte: www.unicef.org