USA. Ora il Coronavirus non guarda l’età: boom di bambini contagiati

La novità negativa, rispetto alla primavera, è che sta aumentando vistosamente il numero di contagi tra bimbi e adolescenti. Paura per le scuole

Il Coronavirus continua la sua corsa negli USA. Ed è boom di bambini contagiati. Così, a preoccupare, è anche la riapertura delle scuole in diversi stati: Arizona, California, Louisiana e Florida in primis, dove la situazione continua a essere gravissima. Insomma, i dati della pandemia, negli States, non sembrano affatto positivi. Lo dicono i numeri, che dividono il Paese in due: da una parte i 28 stati in cui i contagi hanno raggiunto il plateau, dall’altra i 22 in cui i numeri continuano inesorabilmente a crescere. Tanto che il governatore del Maryland, Larry Hogan, ha detto: “Siamo tornati com’eravamo alla fine di marzo”. Nella giornata del 27 luglio gli USA hanno registrato, per il quinto giorno consecutivo, hanno superato i 1000 morti in sole 24 ore.

USA: Coronavirus e bambini contagiati. Una novità negativa rispetto alla primavera scorsa

La novità negativa, rispetto alla primavera, è che sta aumentando vistosamente anche il numero dei bambini contagiati: 8mila casi in una sola settimana. Per giunta, tra gli adolescenti e i bimbi la percentuale di casi più gravi, cioè con ricovero in terapia intensiva, è cresciuto del 23% e si sono verificati anche decessi, in una percentuale maggiore rispetto ad altri Paesi. Tra questi quelli di due bambini di 11 anni, due bambini di 10 anni e una bimba di soli nove anni, morta a Miami. Anche appena superata la maggiore età i numeri sono preoccupanti: due fratelli ventenni sono morti a cinque giorni di distanza l’uno dall’altro e le autorità sanitarie ancora non riescono a spiegarsi le motivazioni di questo incremento di contagi e virulenza tra i giovanissimi.

USA e Coronavirus: l’Amministrazione Trump continua a prevedere la riapertura delle scuole

Nonostante questi numeri, l‘Amministrazione Trump (positivo al Covid è risultato anche il consigliere per la Sicurezza nazionale della Casa Bianca, Robert O’Brien) continua a prevedere la riapertura delle scuole. Anche nel mondo delle aziende c’è preoccupazione: Google, il gigante della Silicon Valley, ha annunciato che prorogherà lo smart working per i propri dipendenti fino a luglio 2021. Ovviamente l’attesa principale è quella per il vaccino. Sempre nelle ultime 24 ore è cominciata la terza fase per la sperimentazione del vaccino creato da una collaborazione tra la società americana di biotecnologia moderna e il National Institute of Allergy and Infectious Disease: all’esperimento partecipano 30mila volontari in USA, Brasile e Sudafrica e secondo il direttore dell’istituto, Anthony Fauci, le prime risposte dovrebbero arrivare a novembre 2020.