Vacanze pre – adottive: vorremmo partecipare al progetto, ma come fare?

Anna scrive:

Gentile Ai.Bi.,

mi chiamo Anna e ho letto la vostra notizia pubblicata sul sito sulle vacanze pre – adottive. Che bella iniziativa! Complimenti!

Ho però una perplessità…come fa una coppia a rendersi disponibile per fare un’esperienza di questo tipo?

grazie

 

stefania_pisanoGentile Anna,

E’ con il suo stesso entusiasmo che accogliamo la vostra disponibilità a partecipare al programma Vacaciones en el  Extranjero e vi preghiamo di mettervi in contatto, al più presto, con i nostri operatori, scrivendo a mara.androsiglio@aibi.it e michele.torri@aibi.it , e sciogliere, così, eventuali altri dubbi.

La partecipazione al programma prevede che le aspiranti famiglie adottive siano già in possesso del decreto d’idoneità.

Il primo incontro informativo sul programma si rivolge a tutte le coppie, sia in possesso del decreto d’idoneità che in attesa e/o interessate a saperne di più, e si terrà mercoledì 12 giugno nella sede Ai.Bi. di Mezzano.

Tenga presente che è possibile partecipare all’incontro da tutte le 15 sedi regionali di Ai.Bi. in videoconferenza. Provi a cercare sul nostro sito (https://www.aibi.it/ita/chi-siamo/) la sede a lei più vicina e non esiti a contattarci per saperne di più.

Nella speranza di aver risposto alla sua domanda, ringrazio quanti come lei hanno alimentato la discussione e il confronto su un argomento tanto importante e a noi tanto caro.

Senza i vostri commenti, a volte entusiasti, a volte perplessi o preoccupati, non avremmo potuto riportare l’attenzione sull’esercito di bambini ed adolescenti senza famiglia che ogni anno nell’accendere una candelina spengono, consapevolmente o inconsapevolmente, una speranza d’incontrare la loro mamma ed un papà.

Il progetto vacanze terapeutiche rappresenta un’opportunità per i bambini grandicelli e per le mamme e i papà che, attraverso un periodo di affiatamento e di conoscenza reciproco di 3 settimane, possono misurarsi con le loro risorse di genitori e con i fantasmi dell’età anagrafica.

Questo periodo di convivenza, adeguatamente preparato, supportato ed accompagnato, rappresenta un spazio importante per la coppia, che si misura con il “sentirsi genitori di un figlio già grande”, e per il bambino, che si misura con il proprio sentirsi figlio e con dinamiche familiari e di amore a lui sconosciute.

Le preoccupazioni e le perplessità sono necessarie ed utili per affrontare con serietà questo dramma, ma al tempo stesso dinanzi all’emergenza non possiamo chiudere gli occhi e lasciarci attanagliare dalla paura e dalle difficoltà.

La saluto con l’augurio che il progetto colombiano “Vacaciones en el extranjero” possa inaugurare una nuova modalità di adozione dei bambini grandicelli, da replicare in altri Paesi d’origine dove l’età dei minori è in costante e crescente aumento.

A presto e si ricordi di segnare in agenda l’appuntamento del 12 giugno.

Stefania Pisano

(Area Estero Europa – Americhe, Amici dei Bambini)