lecce, "la pancia rifiuta, il cuore accoglie sempre"

Lecce. La testimonianza dell’amore di genitori adottivi di Ai.Bi.: “La pancia rifiuta, il cuore accoglie sempre”

I coniugi Carallo, che hanno adottato grazie ad Ai.Bi., hanno portato la loro testimonianza pubblica nell’ambito di un incontro di famiglie sulla tematica dell’accoglienza a Melendugno (LE), ricordando l’importanza di un cammino spirituale accanto al percorso verso l’abbraccio con i figli ‘di cuore’

Nell’occasione, anche uno dei figli ha potuto raccontare la bellezza di essere accolto e amato è stato fatto il punto sul punto famiglia di Lecce e sugli incontri dei Gruppi Famiglia Locali (GFL) del Salento

lecce, "la pancia rifiuta, il cuore accoglie sempre"Un evento coinvolgente, emozionante e ricco: è stato tutto questo e molto di più l’incontro che si è tenuto qualche giorno fa in una parrocchia di Melendugno (LE). Al centro, le famiglie e il tema dell’accoglienza, con esplicito riferimento all’adozione. Non a caso, ha partecipato una famiglia che grazie ad Ai.Bi. ha abbracciato due bambini dalla Bulgaria. I coniugi Carallo hanno portato la loro testimonianza sia sul percorso di adozione con Amici dei Bambini che sul percorso di spiritualità seguito attraverso la Fondazione ‘La Pietra Scartata’.

Siamo stati invitati a un incontro diocesano dell’Azione Cattolica – spiega Fernando, il papà adottivo – nell’ambito del quale abbiamo testimoniato la nostra esperienza di genitori adottivi. Abbiamo sottolineato quanto è stato bello incontrare i nostri figli, quattro anni fa, come si è svolto e come continua il nostro cammino insieme a loro. Abbiamo ripetuto, inoltre, quello che diciamo spesso proprio ai nostri bambini: la pancia rifiuta, ma il cuore accoglie sempre”.

Numerosi i presenti, che sono rimasti molto colpiti dalle parole dei due genitori adottivi, chiedendo maggiori informazioni sia sul punto famiglia di Lecce che sul Gruppo Famiglie Locali del Salento. Oltre alla mamma e al papà, anche uno dei due bambini, Francesco, ha voluto testimoniare la propria esperienza di figlio. Racconta il papà: “Ha detto che viene dalla Bulgaria, dove si sentiva solo e abbandonato e non sapeva come sarebbe stata la sua vita. L’unico desiderio era quello di avere una famiglia. Questo era il suo obiettivo e ha ringraziato Dio per averla trovata”. Non solo: “Continuava a dire che nella famiglia è molto importante l’amore, l’unione, il dialogo con i genitori e soprattutto il confidarsi con loro. Questo gli ha permesso di prendere il timone e superare ogni difficoltà che la vita gli presenta, sicuro di superarle con il sostegno e l’aiuto dei genitori”. Parole importanti e commoventi, alle quali i coniugi hanno aggiunto “di non aver paura ad adottare, perché genitore è chi si preoccupa, veglia sul figlio e lo ama senza condizioni, comprendendo il grande dono avuto”.