Mese: Novembre 2016

Se una campagna diffamatoria colpisce una Ong, i danni subiti dai beneficiari, che nulla hanno a che vedere con il fatto narrato, sono enormi: ecco perché “l’Espresso” deve pagare 20 milioni ad Ai.Bi.

Il 17 novembre scorso, il giornale online “OSSIGENO per l’informazione” ha pubblicato un articolo sul caso Ai.Bi./L’Espresso, criticando la cifra richiesta dall’Associazione per il risarcimento dei danni da diffamazione subiti, affermando che somme così elevate non sono mai liquidate dai tribunali italiani e lamentando i danni che le cause giudiziarie con richieste di questa entità producono alle testate giornalistiche.

Siria, Luigi Mariani (Ai.Bi.): “Quando dopo due anni e mezzo ho lasciato i bambini siriani, mi hanno detto una sola cosa: ‘Non dimenticarti di noi!'”

Permettetemi una riflessione. Negli scorsi mesi ho a lungo cullato il desiderio, forse un po’ egoistico e meschino, di allontanarmi dalla Siria in cerca di approdi più quieti, e scrollarmi di dosso l’orrore di una guerra disgraziata e bastarda come poche altre nella nostra storia.

Nepal, Ai.Bi. inaugura il nuovo asilo nido di Dukucchap: i sogni dei bambini tornano a essere indistruttibili

Dopo il terremoto sembrava impossibile rivedere in tempi così brevi uno spazio in cui i bambini nepalesi potessero giocare serenamente. Invece grazie all’impegno di Ai.Bi. e alla generosità dei suoi sostenitori questo sogno è già diventato realtà. Venerdì 25 novembre infatti è stato inaugurato il nuovo asilo nido di Dukucchap, realizzato da Ai.Bi. in collaborazione con il partner locale Divya Ankur. Alla cerimonia hanno preso parte anche i rappresentanti delle autorità locali che si sono impegnate a garantire all’asilo l’apporto di nuovi insegnanti e a rafforzare la struttura, in cui le classi saranno composte di oltre 40 bambini ciascuna. Scopri i nostri progetti di SOSTEGNO A DISTANZA in Nepal

Nessuno pensa ai bambini della Bolivia?

Che rabbia questa intervista! Problemi legali e burocratici… ma per piacere! In Bolivia l’adozione nazionale non ha mai avuto uno straccio di possibilità, perché viene vista ancora come veniva vista in Italia all’inizio del 1900…

Barletta. “Sostenere sempre l’adozione internazionale: l’impegno di centinaia di famiglie Ai.Bi. Puglia che si fanno occhi e voce dei bambini abbandonati”

La fiducia in Amici dei Bambini e nell’adozione internazionale resta ancora più forte che mai, nonostante le indubbie difficoltà che questo settore sta attraversando negli ultimi anni. È questo il dato più importante che emerge dalla giornata di festeggiamenti organizzata dalla sede pugliese di Ai.Bi.

Bolivia. Mamma prostituta, padre alcolizzato: Ai.Bi. al fianco delle autorità locali per dare una speranza a due fratellini abbandonati

In Bolivia, quando un bambino abbandonato che vive in istituto trova qualcuno che, a distanza, si prenda cura di lui, anche  tutti gli altri piccoli ospiti della struttura sanno che quello è un momento speciale. E festeggiano ripetendo un rito: si riuniscono nel salone principale dell’istituto, formano un cerchio e, alzando le braccia tutti insieme, gridano all’unisono “Hoi es un lindo dia”. “Oggi è una bella giornata”.