Mese: Agosto 2017

Il vescovo di Aleppo auspica il ritorno dei profughi in Siria: Ai.Bi in prima linea per fornire aiuto

Monsignor Jean-Clément Jeanbart rivolge un appello ai paesi occidentali affinché incoraggino i profughi a tornare in Siria per intraprendere il percorso verso un futuro migliore. Ai.Bi. non si tira indietro: con la Campagna Non lasciamoli soli, Emergenza Siria e grazie al tuo aiuto si batte per migliorare le condizioni di vita delle famiglie e dei più piccoli.

Adozioni internazionali: ora anche gli insegnanti sanno come rispondere!

I figli adottivi o stranieri, a seconda dell’età, potranno essere incuriositi dal Paese di origine che hanno lasciato. Le domande sulle origini si presentano anche tra i banchi di scuola, durante gli anni della scuola dell’Infanzia e della Scuola Primaria e Secondaria di Primo Grado. Gli insegnanti devono quindi essere pronti a incoraggiare la curiosità per valorizzare la specificità di ogni alunno.

SIRIA. I bombardamenti non risparmiano i bambini: 100 le piccole vittime dell’attacco di ieri.

Non si finiscono di contare le vittime della guerra siriana, che da sei anni devasta popolazione e territorio. La guerra non si è fermata neanche davanti ai più innocenti: i bambini. Più di cento sono le vittime dei bombardamenti di ieri. Ripudiare la guerra non è l’unica cosa da fare: aderisci anche tu alla campagna di Ai.Bi. Siria Non lasciamoli soli, aiutaci ad aiutare le famiglie rimaste in Siria.

Adozione a Distanza. C’é un giorno che i bambini di Takeo, in Cambogia, aspettano con ansia. E’ la visita pediatrica.

Ogni due mesi i bambini che frequentano i centri diurni della provincia di Takeo, in Cambogia, vengono accompagnati in un centro diagnostico pediatrico per un check up medico completo. Ma al termine delle visite, per i bambini si spalanca “la porta magica”: una sala giochi adibita appositamente per loro che gli fa vivere il tutto come se fosse un’avventura. E’ così l’incontro con il medico, grazie ai sostenitori a distanza,  diventa il biglietto d’ingresso per il paese delle meraviglie!

Da figlia adottiva a mamma adottiva: “ti capisco perché anche io ho vissuto la tua stessa storia”

Il cambio decisivo avvenne una sera, in modo naturale e spontaneo, proprio durante un abbraccio di Giusi al suo figlio più piccolo.Non l’avevo previsto, anzi avevo immaginato di comunicare la notizia anni dopo – dice – ma nel vedere quanto fosse disperato David mi venne spontaneo abbracciarlo e dirgli: ti capisco perché anche io ho vissuto la tua stessa storia. Subito il bambino si calmò e si aprì una breccia, si era creata una immediata empatia tra noi”.