25 novembre: diciamo NO alla violenza contro le donne!

Dalle tre sorelle e attiviste Mirabal, brutalmente torturate ed uccise nella Repubblica Dominicana ad oggi … un racconto senza fine: il 35% delle donne, nel mondo, ha subito episodi di violenza, almeno una volta nella vita

Mai più violenza contro le donne”, lo ripetiamo ogni 25 novembre, dal lontano 1999, anno in cui le Nazioni Unite hanno deciso di istituire “la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne” ad indelebile ricordo delle tre sorelle e attiviste Mirabal, brutalmente torturate ed uccise nella Repubblica Dominicana, e di tutte le donne che nel corso della loro vita subiscono violenze e maltrattamenti di ogni genere: fisici, psicologici ed anche economici.

Un dramma che troppo spesso si consuma proprio tra le mura domestiche. Ad infliggerlo è chi dovrebbe amare e proteggere. Drammatico è stato il periodo più duro della pandemia, dove molte donne si sono ritrovate sole a dover convivere senza possibilità di scampo con il proprio aguzzino.

“Mai più violenza contro le donne”, lo ripetiamo ogni giorno, aprendo le pagine dei giornali e leggendo dell’ennesimo femminicidio in Italia o ascoltando le notizie provenienti dalle terre al di là dei nostri confini, come in Iran o in Afghanistan, dove essere donna, vuol dire lottare ogni giorno per veder riconosciuti i propri diritti.

Secondo alcuni dati resi noti da Agensir, il 35% delle donne, nel mondo ha subito violenza, almeno una volta nella vita. Nel 38% dei casi di femminicidio, il colpevole è il partner. Le spose bambine si stimano essere all’incirca 22 milioni. Il 42% delle donne vittime di violenza riporta lesioni e ferite permanenti.

L’impegno di Ai.Bi. per tutte le bambine, le donne e le mamme del mondo

Ai.Bi. da più di 35 anni, lotta ogni giorno affinché ogni bambina possa crescere forte e serena. Affinché sia protetta dalla terribile piaga dei matrimoni precoci, con uomini che potrebbero essere, per età,  i loro padri se non addirittura i loro nonni. Affinché possa scampare alla terribile violenza dell’infibulazione. Lotta affinché ad ogni ragazza sia garantita un’istruzione. Affinché ogni mamma nel mondo, rimasta sola a prendersi cura della propria famiglia, possa trovare nel cuore grande di tanti sostenitori italiani, che credono nella mission di Ai.Bi., un sostegno per poter continuare a prendersi cura dei propri bambini. Lotta in Italia, perché tante mamme in difficoltà o che hanno subito violenza, possano trovare nelle comunità mamma – bambino un luogo sicuro dove poter riparare le ferite del loro cuore e spiccare il volo ancora più luminose di prima.

Ai.Bi. fa tutto questo. Lo fa ogni giorno. E lo fa solo ed esclusivamente grazie all’aiuto di chi crede in lei e decide di sostenere i suoi progetti

E ricorda: se conosci una donna che subisce violenza o hai subito violenza, non esitare e contatta subito il 1522. È gratuito e attivo 24 ore su 24.