700, 900…e chi vi piangerà mai?

Lampedusa: flowers in the shipwreck site “Nel Paradiso ho disegnato un’isola a te uguale ed una casa sul mare”. … La striscia verde del giardino che sbircio mentre leggo questo “Monogramma” di Odysseas Elitis è fredda. Sono 700, o 900.. dicono in TV … Le forsizie si sono irrigidite, il cielo è bassa latta. La Grecia è in crisi. L’Aquila, da dove scrivo, si prepara alla gioia tra le macerie per la festa degli alpini National Style. Un momento, un momento di gioia. L’arpa eolica risuona impazzita raffiche di vento.

Sono 700, o 900, dicono in TV … è quasi maggio e non c’è primavera… in tv litigano: Mare Nostrum, Triton si o no, non basta, non basta, operazioni internazionali, ma come, ma come… 700, 900 dicono in tv. Il Lama mi manda una sua preghiera di pietà per queste creature spezzate e io gli rispondo, cinica e secca, che non sono i primi e non saranno neppure gli ultimi.. e sono comunque solo quelli che si sanno, più o meno: più o meno 700, più o meno 900… nell’era dell’informazione.. più o meno…

Nel 2008 avevo scritto qualche verso su “mare nostrum, mare monstrum” e chiudevo “malincodiando il dardo della rabbia”… la rabbia… tento di scrivere alle colleghe che sono lì. Grazie a dio sono isolata. Internet non funziona. Parole, stupide, non so che dire. Più o meno 700, più o meno 900.. non sono smarrita, non sono stanca, non sono ottimista. “Povera patria”, lo sa dire meglio Battiato… e me lo insegna una di quelle persone che quando le incontri fanno la differenza nella vita. Lo so. Basta un minuto e lo sai.. che da uno scambio di parole tutto cambia … 700, o 900 più o meno: sono scambi di parole mancate … “ma non vi danno un po’ di dispiacere quei corpi in terra senza più calore?700, 900… e chi vi piangerà mai? Chi saprà di voi? Non certo io, né quelli a cui ora toccheranno ipocrite elegie.

Auguro di saper provare compassione, solo compassione a chi può e non fa, a chi sa e non vuole, a chi vede e non sente, a chi parla e non si comporta. Quel “Monogramma” scritto da Elitis negli anni ’70 dello scorso secolo… è un grande canto d’amore. E io d’amore ti voglio parlare: di quello che annusa i vestiti, che ti osserva mentre dormi, che mangia con te . Per settecento, o forse novecento volte te ne voglio parlare. E per settecento, forse novecento volte voglio annusare i tuoi vestiti, osservarti mentre dormi, mangiare il pane con te. Per settecento, forse novecento volte, dopo averti annusato, osservato e dopo aver mangiato con te, voglio essere spinta via, costretta a fuggire, affinché tu ed io, dopo esserci toccati, guardati, attaccati, famiglia per settecento volte, forse novecento.. potremo capire, almeno una volta, cosa significhi l’oscenità di odori, panni, pane, affetti, figli, fratelli, padri, madri affondati in mare … cara, povera Europa… dalla tua spugna errante non avrai oggi nessun entusiasmo né supplica. La strada la conosci. Cammina!

Marzia Masiello

Responsabile relazioni istituzionali di Ai.Bi.

In questo particolare momento di emergenza, chiediamo ai nostri sostenitori e ai nostri lettori di aderire alla nostra campagna “Bambini in alto mare”, attivando un Sostegno a Distanza per garantire la giusta accoglienza di queste persone che scappano dalle minacce che scaturiscono dalle guerre presenti nei loro territori.