8 per mille statale: che fine hanno fatto 169 milioni di euro?

8x1000 200Il Governo Italiano non rispetta la legge. E di anno in anno continua ad attingere per i più disparati bisogni al fondo dell’8 X 1000. Per tappare i buchi dello Stato, anziché finanziare le azioni previste dalla legge 222 del 1985. Norma che dice a chiare lettere che le risorse dell’otto per mille dell’Irpef a diretta gestione statale sono destinate a quattro precise finalità: fame nel mondo, calamità naturali, assistenza ai rifugiati e conservazione di beni culturali.

Nell’anno appena concluso, il fondo era costituito per l’esattezza da 169.899.025 euro, dei quali sono rimasti disponibili pochi ‘spiccioli’: 404.771 euro. Soldi che andranno a finanziare solo quattro progetti, scelti da una lista di 936 progetti giudicati ammissibili. Il paradosso è che, come ogni anno, non solo non vengono investiti i soldi nella cooperazione, ma funzionari statali ‘hanno perso’ ore e ore di lavoro  a passare al setaccio un migliaio di progetti presentati alla scadenza del 15 marzo 2013 da enti locali, associazioni e istituti religiosi sui quattro temi ammissibili. Quest’anno ne hanno esaminato 1187.

Che sono stati letti, valutati, schedati. I 936 progetti ammissibili sono stati etichettati con un codice di priorità: Alta, Media, Medio-bassa, Bassa. Per farne cosa? Per gettarli quasi tutti tra la carta straccia. I fortunati del 2013 sono alla fine quattro, ‘pescati’ tra quelli classificati di Alta priorità, nella sola categoria “fame nel mondo”.

I progetti finanziati sono: Associazione Persone come noi Onlus – Accesso all’acqua e sicurezza alimentare in 7 villaggi del Burkina Faso (97.197 euro); Gruppo Missioni Africa – GMA Onlus – Produzione di marmellata per i bambini denutriti in Eritrea (108.184 Euro); Medicus Mundi Italia – Sviluppo della produzione, della promozione locale per la lotta alla malnutrizione infantile in Burkina Faso (71.242 euro); VIS – Riduzione della povertà e dell’insicurezza alimentare nella regione Somali in Etiopia (128.151 euro).

Al di là del fatto che non si comprende quale criterio sia stato utilizzato per la valutazione dei singoli progetti,  visto che non esiste una graduatoria con punteggi progressivi assegnati in fase di valutazione dei progetti, la domanda vera è un’altra: perché il fondo 8 X 1000 viene considerato il ‘bottino’ a cui il Governo può attingere per le emergenze, piuttosto che rispettarne la volontà degli italiani e impiegarli per la cooperazione?

E invece no. Come da tradizione, il Governo di turno tradisce insieme alla legge 222 del 1985, anche la Costituzione, che all’articolo 1 recita: «La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione».  Peccato che i governanti se lo scordino regolarmente.