Kinshasa: Belgio e Repubblica Democratica del Congo rinforzano il loro partenariato sulla protezione all’infanzia in difficoltà

ministro belgioBruxelles e Kinshasa insieme per i diritti dei bambini. Con un convegno organizzato nella capitale congolese il 25 e 26 marzo 2015, le autorità del Belgio e della Repubblica Democratica del Congo hanno di fatto inaugurato il lavoro di valutazione della legge sulla protezione dell’infanzia e del protocollo di collaborazione 2013. Il ministro belga del Welfare e della Gioventù, Rachide Madrane, presente alla cerimonia di apertura dei lavori, ha sottolineato i contenuti innovativi di questa collaborazione tra i due Paesi, storicamente uniti da una tradizione che affonda le sue radici nel XIX secolo. In particolare, Madrane ha messo in evidenza le nuove dinamiche nella cooperazione tra Belgio e Repubblica Democratica del Congo, valorizzata anche dall’ampia presenza, al convegno di fine marzo, di tanti professionisti provenienti da entrambi i Paesi che hanno avuto modo di confrontarsi su temi quali i diritti e la protezione dei bambini.

Tra i partecipanti alla due giorni di Kinshasa, infatti, ci sono stati giudici, operatori e assistenti sociali, educatori, responsabili politici, personale amministrativo, formatori, insegnanti, avvocati e giovani. “E’ una grande gioia per me partecipare all’apertura del workshop – ha affermato il ministro di Bruxelles – che simboleggia così bene l’ottimo collaborazione tra il mio dipartimento e gli operatori congolesi che lavorano nel campo della protezione dei minori”.

Per quanto le realtà legate all’infanzia nei due Paesi siano molto diversi, la sfida rimane la stessa ovunque: quella di “aiutare i bambini in situazioni di sofferenza o di pericolo, indipendentemente da dove vivano”, ha ricordato Madrane. Al di là dei differenti contesti, quindi, si sta assistendo a un avvicinamento nelle pratiche di aiuto ai minori nei due Paesi.

Sostenuto dal ministro del Genere di Kinshasa, Bijou Kat, il responsabile del Welfare di Bruxelles ha ricordato in particolare l’urgenza di andare oltre i testi, le leggi e i protocolli e di avviare al più presto azioni concrete e quotidiane. L’idea è quella di arrivare a una relazione completa della situazione dell’infanzia prima di proiettarsi sulle prospettive future. La realizzazione di questo bilancio sarà compito dei formatori sia belgi che congolesi, che potranno contare sul coinvolgimento degli studenti dell’Istituto Nazionale per Assistenti Sociali.

Fonte: Mediacongo