Nepal. “Diritti dei Bambini: progetto di eccellenza formazione operatori”: la Finlandia va a lezione da Ai.Bi.

risprgere-nepalE’ un corso di formazione per assistenti e operatori sociali unico nel suo genere in Nepal quello che ha catturato l’attenzione dell’Università di Scienze Applicate Finlandese: il primo corso  di formazione per  operatori  sociali di base, cioè per coloro che, al termine dei 9 mesi di formazione, si impegnano a tornare nei distretti di origine e lavorare per proteggere i bambini da abusi, lavoro e traffico minorile. E Ai.Bi ne ha la paternità. Lo scopo èpreparare assistenti sociali competenti, impegnati nella promozione e tutela dei diritti dell’infanzia, specie di quella parte che si trova in condizioni di vulnerabilità e bisogno, definendo i nuovi piani di studio e la relativa metodologia didattica e sperimentando il nuovo percorso didattico in due centri di formazione.

Il corso è una delle azioni che fanno parte del progetto finanziato dalla CEI (Conferenza Episcopale Italiana) e che prevede fra le altre attività, un corso di approfondimento sui diritti dei bambini per coloro che già operano sul territorio (polizia e operatori del settore pubblico) che non hanno una formazione specifica ma che per la natura del loro lavoro si trovano ad occuparsi di  minori, specie in caso di abusi  e traffico. In tutto sono stati formati circa 200 operatori tra professionisti  e operatori sociali, che a loro volta hanno formato oltre 3000 studenti.

Corsi all’avanguardia che non potevano passare inosservati agli occhi dell’Europa: tanto che anche la Finlandia, nota per  essere un punto di riferimento in fatto di welfare (il sistema del Welfare State, cioè di aiuti alla popolazione più debole, è estremamente avanzato), ha “bussato” alla porta di Ai.Bi per conoscere meglio il progetto, prenderne esempio e spunto per iniziative nel campo della cooperazione.

L’università finlandese Diaconia di Scienze applicate è, infatti, venuta a conoscenza di questi corsi, realizzati in collaborazione con il St Xavier College e il Social Work Institute, e ha invitato Tulasa Kharel, vice coordinatrice della sede nepalese di Ai.Bi. alla conferenza organizzata in occasione della fine del progetto “GLORE” che si sta volgendo in questi giorni nella Penisola Scandinava.

Lo scopo del progetto è accrescere gli standard formativi e di lavoro del personale che verrà impiegato come assistente sociale e potenziare l’offerta formativa in servizi sociali per l’infanzia delle due scuole partner, ovvero del St. Xavier’s College del Social Work Institute. Nell’ambito dell’iniziativa sono stati formati 100 docenti che a loro volta hanno formato oltre 3.000 studenti.

E in fatto di scuole Ai.Bi è presente anche con la ricostruzione di strutture, in particolar modo grazie al finanziamento ottenuto da Ai.Bi con il “progetto di emergenza in Nepal” presentato nell’ambito di un bando appositamente indetto dall’Ufficio affari di gabinetto della Ripartizione Presidenza e Relazioni estere della Provincia di Bolzano.

Il progetto prevede anche la costruzione di alloggi temporanei (tramite l’acquisto di materiali da costruzione, soprattutto lamiere di metallo), il ripristino di edifici privati e il sostegno psicologico alle vittime del terremoto e di sostegno alla sicurezza alimentare locale.

Ma ancora tanto c’è da fare e l’emergenza non è finita e l’aiuto di tutti è determinante, soprattutto se si considera che secondo la valutazione delle Nazioni Unite sono oltre 2,8 milioni le persone in stato di necessità. Il sistema educativo è in gravissima difficoltà oltre 32.000 classi sono state distrutte e altre 15.000 sono state danneggiate, 1 milione di bambini non ha accesso all’educazione.

Numeri che con la loro “durezza” dimostrano l’urgenza di intervenire: ma per fare ciò abbiamo bisogno anche del vostro aiuto e sostegno.