Russia, i minori abbandonati calano del 31% in due anni. Ma sono ancora più di 70mila quelli che attendono una famiglia

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Procede spedita la lotta all’abbandono nella Federazione Russa. Ma la strada da compiere per ridare a ogni bambino il diritto a una famiglia è ancora lunga. Lo dimostrano i dati presentati il 9 e 10 novembre a Mosca, il occasione del Forum Panrusso delle associazioni delle Famiglie Accoglienti. Secondo le statistiche più aggiornate, il 1° novembre 2015 i minori registrati nella Banca dati pubblica dei minori abbandonati erano 73.535. Ovvero il 16% in meno rispetto alla fine dell’anno scorso, quando i piccoli abbandonati risultavano 87.600, e addirittura il 31% in meno rispetto alla fine del 2013, quando i minori iscritti alla Banca dati erano 107mila.

La riduzione di quasi un terzo dei bambini abbandonati non deve però fare abbassare la guardia sull’emergenza costituita dai tanti minori in attesa di una famiglia, che restano comunque più di 70mila. Di questi, tantissimi sono quelli che presentano particolari necessità e che per questo faticano più di altri a trovare una  famiglia che li accolga, rischiando di rimanere in istituto fino al compimento della maggiore età per poi ritrovarsi soli al mondo. Dei 73.575 minori registrati nella Banca dati, infatti, ben il 76,8% – pari a 56.916 – ha più di 10 anni; 38.681, ovvero il 52,2%, fanno parte di un gruppo di fratelli; e 21.283, pari al 28,7%, presentano particolari patologie.

“L’obiettivo principale del Forum è il monitoraggio di quanto accaduto l’anno scorso. Il numero dei bambini orfani è diminuito e questo è un buon risultato. Ma è importante capire quali sono i prossimi passi da compiere e che cosa fare con i bambini con bisogni speciali, con disabilità o più grandi”, ha detto Armen Popov, responsabile del Forum, direttore del Centro per lo sviluppo di progetti sociali e membro del Consiglio di amministrazione del ministero dell’Istruzione e della Scienza sulla tutela dei diritti e degli interessi legittimi degli orfani e dei bambini.

Il Forum Panrusso è stata un’occasione importante a livello statale offerta alle famiglie accoglienti per incontrare i capi dei dicasteri pubblici di indirizzo sociale del governo di Mosca e discutere con loro le questioni più urgenti che riguardano i genitori adottivi e affidatari e gli operatori sanitari. Tra i temi affrontati nella due giorni moscovita ci sono stati la prevenzione degli abbandoni ripetuti, il sostegno alle famiglie affidatarie, l’effettiva attuazione dei programmi di formazione per gli aspiranti genitori adottivi.

Più di 70mila minori russi, quindi, attendono ancora una famiglia. Amici dei Bambini può aiutarli a tornare finalmente a sentirsi figli: ciò che occorre è la voglia di adozione delle famiglie italiane che possono conferire mandato ad Ai.Bi. per accogliere un bambino russo che non attende altro che l’amore di due  genitori.

 

Fonte: Vesti.ru