Adottare, un gesto d’amore che fa bene a tutto il Paese

lettera“È vero che in Italia non si adotta più? Come faremo, visto che i nostri figli non fanno più bambini?” Alla lettera preoccupata di una nonna italiana, risponde la giornalista Paola Severini Melograni. Lo scambio tra le due, che riportiamo integralmente, è stato pubblicato domenica 22 novembre sul “Quotidiano Nazionale”.

 

 

CARA SIGNORA, lo scorso giovedì 19 novembre l’ho vista su Rai Uno, assieme a Eleonora Daniele, nella trasmissione «Storie Vere»: lei raccontava di un caso riuscito di adozione, con un giovane ragazzo biondo, adottato credo in Russia. Una bella pagina ricca di umanità, un bell’esempio di solidarietà. Ma le cose non vanno altrettanto bene nel nostro Paese: è vero che in Italia non si adotta più? E come faremo, visto che i nostri figli non fanno più bambini, forse per la crisi economica?

 

CARA NONNA, è vero: non solo siamo una popolazione ormai composta da anziani. Ma, se non ci fossero gli immigrati, saremmo sotto zero per quello che riguarda le nascite. I motivi? Tanti e diversi: in primo luogo l’età avanzata delle donne che tentano per la prima volta di diventare madri (a causa dei problemi di lavoro ed economici in generale, la data in cui si prende questa decisione si sposta sempre più in avanti, con i risultati che vediamo!). Inoltre è ormai assodato che l’uso prolungato di contraccettivi aiuta la sterilità; che i maschi, per tutta una serie di motivi legati allo stile di vita (e spesso all’alimentazione: i nostri cibi sono pieni zeppi di ormoni) anch’essi non sono più in grado di generare. Insomma, facilitare le adozioni internazionali è una priorità, per il futuro non soltanto dei bambini che trovano una famiglia, ma del Paese tutto. Se il governo attuale ne avesse contezza si troverebbero immediate soluzioni: velocizzare l’iter burocratico e diminuire i costi, o meglio rendere gratuito il percorso. La campagna che ho lanciato giovedì va in questo senso. Speriamo!

Paola Severini Melograni