“Donare un futuro”. La campagna di Ai.Bi e di 10 associazioni per difendere il diritto a vivere in famiglia.

volontariato sociale mani 400 286Più sostegno alle adozioni difficili, affido dei neonati e favorire l’autonomia dei “care leavers”, i neomaggiorenni dopo la comunità: queste sono le priorità della campagna “Donare futuro” per il diritto dei minori “fuori famiglia”.

Il progetto riguarda otto regioni d’Italia: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Molise, Puglia e Sicilia e nasce sulla scia delle iniziative orientate ad impegnare le amministrazioni regionali del Centro-Sud dell’Italia nello sviluppo di adeguate misure per la tutela del diritto dei bambini e dei ragazzi ad avere una famiglia. Misure tanto più urgenti al Centro-Sud, dove più marcate sono le carenze. Nelle intenzioni dei promotori anche la creazione di sinergie con le realtà associative del nord, con lo scopo di avviare uno scambio di esperienze e definire gli interventi da attuare.

A promuovere la campagna, una cordata di undici associazioni/reti nazionali in cui non poteva mancare Ai.Bi.: Progetto Famiglia, Associazione nazionale famiglie adottive e affidatarie (Anfaa),  Coordinamento nazionale comunità di accoglienza (Cnca), Coordinamento nazionale delle comunità per minori (Cncm), Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, Associazione famiglie per l’accoglienza, Coordinamento italiano servizio contro il maltrattamento e l’abuso all’infanzia (Cismai), Ai.Bi. (Amici dei Bambini), Coordinamento Care, Forum Delle Associazioni Familiari, Tavolo Nazionale Affido.

Le associazioni hanno individuato cinque proposte urgenti da rivolgere a tutti i rappresentanti istituzionali del Centro-Sud: garantire sostegni economici, sociali, psicopedagogici alle famiglie che adottano bambini disabili o ragazzi di età superiore ai 12 anni; istituire un fondo regionale per l’accompagnamento all’autonomia dei neomaggiorenni che escono da percorsi di affido familiare o di accoglienza in una comunità; promuovere l’affidamento familiare e garantire alle famiglie affidatarie adeguati sostegni, tra i quali il rimborso delle spese che affrontano durante l’accoglienza di bambini e ragazzi e la stipula di apposite coperture assicurative. E ancora, istituire tavoli regionali sull’affido familiare, con il coinvolgimento dei servizi sociali, dell’autorità giudiziaria minorile e delle associazioni.

Il prossimo passo sarà l’organizzazione di un seminario, in ciascuna regione, cui parteciperanno anche i rappresentanti delle amministrazioni regionali. La campagna è in rete, accessibile a tutte le persone interessate, attraverso la pagina Facebook “Diritto alla famiglia” e il sito web dedicato www.dirittoallafamiglia.it, attualmente in fase di  allestimento.

Fonte: www.redattoresociale.it