Le risposte sono troppe ma l’amore per i bambini non è mai abbastanza

minori in affido

Da nord a sud per un solo obiettivo: garantire il loro amore. Famiglie con figli e senza, professionisti e persone comuni, coppie che hanno già avuto esperienza di affido e di adozione e conoscono bene l’iter e coppie che, invece, sono alle prime armi. Sono loro i protagonisti di una “competizione d’amore” che si manifesta secondo due modalità: l’affido familiare e l’adozione nazionale.

Si tratta del grande successo registrato nelle risposte agli appelli pubblicate sul sito di Amici dei Bambini nelle rubriche Mi affido a te e Adozione nazionale. Il primo servizio ha riportato dal 2013, anno dell’attivazione, ben 27 appelli, molti dei quali, dopo essere stati online per pochi giorni, sono stati chiusi perché si sono dichiarate disponibili moltissime famiglie.

La rubrica Adozione nazionale è nata nel 2014 e da allora sono stati pubblicati 10 appelli. L’ultimo è stato quello per Giulia, che è rimasto online per soli 10 giorni ed è stato poi chiuso per evitare di deludere altre famiglie disposte a prendersi cura della bimba. Il Tribunale di Milano, ha chiamato nella sede nazionale di Ai.Bi. dicendo che l’appello della piccola Giulia, ha ottenuto più di 50 disponibilità e ringraziava per la collaborazione.

Dati particolarmente positivi giungono anche dalla regione Campania: “Il servizio di riferimento del caso dice che arrivano decine di telefonate al giorno, da tutta Italia”, afferma Antonella Spadafora, referente di Ai.Bi. Salerno.

A dimostrare l’elevata richiesta di disponibilità anche all’affido è il caso di Federica e Alice. L’appello per le due sorelline, che erano in cerca di due famiglie differenti perché necessitano di un affetto genitoriale esclusivo, dopo essere rimasto online per una settimana, è stato chiuso perché più di 80 famiglie si sono dimostrate entusiaste di donare e ricevere amore da queste bimbe.

“Visto il successo da parte dei genitori aspiranti affidatari e le tante disponibilità avute, speriamo che altri servizi sociali vogliano rivolgersi ad Ai.Bi. per pubblicare gli annunci, servizio che l’associazione svolge gratuitamente”, continua Antonella, entusiasta per l’impeto mostrato dalle famiglie italiane in questo scambio d’ amore.