Affido. Già quasi 400 richieste di informazioni alle sedi Ai.Bi. da inizio 2016. Gli operatori: “C’è sempre più consapevolezza sull’accoglienza temporanea”

affido approvatoUna famiglia può anche essere temporanea e assumersi il compito di accompagnare un bambino o un ragazzo in difficoltà verso il reinserimento nel contesto di origine. È una consapevolezza che si va consolidando tra le famiglie italiane, come dimostrano i dati sulle richieste di informazioni sull’affido giunte ad Amici dei Bambini nei primi 7 mesi del 2016.

Da nord a sud, coppie e single continuano ad avvicinarsi a una realtà, quella dell’affido familiare, di cui c’è sempre più bisogno, come dimostrano due dati su tutti. Il numero dei minori che nel nostro Paese sono temporaneamente allontanati dalle proprie famiglie di origine – oltre 30mila – e le crescenti richieste da parte dei Servizi Sociali territoriali alla ricerca di nuclei familiari disposti ad accogliere un minore in affido. Queste ultime, per quanto riguarda Ai.Bi., nei primi 7 mesi del 2016 hanno fatto registrare un aumento di oltre il 50% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Evidente quindi la necessità che sempre più aspiranti genitori si affaccino alla realtà dell’affido: un percorso a cui Ai.Bi. saprà prepararli a dovere, attraverso appositi momenti di formazione e un accompagnamento costante durante il periodo di accoglienza.

Relativamente alle richieste di informazioni sull’affido giunte alle diverse sedi di Amici dei Bambini presenti sul territorio nazionale, il loro numero dal 1° gennaio al 31 luglio ammonta a 397. Le 3 sedi che hanno ricevuto la maggior quantità di contatti – telefonici o via e-mail – sono state quelle di Mezzano di San Giuliano Milanese, Roma e Messina, rispettivamente con 191, 91 e 42 richieste. A seguire le sedi di Torino (19), Barletta (14) e Bologna (12). La sede nazionale di Mezzano è stata, tra tutte, quella che ha ricevuto il più alto numero di contatti in ognuno dei 7 mesi analizzati, con punte di 42 a gennaio e 39 ad aprile.

Il primo mese dell’anno è stato anche quello che in assoluto ha visto più volte il telefono delle sedi Ai.Bi. squillare o i computer ricevere e-mail in merito ad aspiranti genitori affidatari che chiedevano approfondimenti su questa forma di accoglienza. Ben 89 delle 397 richieste relative all’affido giunte nei primi 7 mesi del 2016 sono giunte nel mese di gennaio. Seguito da marzo e aprile rispettivamente con 60 e 58.

Ma il desiderio di accoglienza non si sta fermando neppure in estate. A luglio le sedi di Amici dei Bambini hanno ricevuto 37 richieste di informazioni sull’affido, che sono proseguite anche nel mese di agosto. “Si tratta di domande sempre più consapevoli – commentano i referenti sull’affido della sede nazionale di Mezzano -. Non richieste di informazioni generiche, ma sempre più indici di una maggiore consapevolezza delle famiglie sulle diverse forme di affido e sulla reale necessità di accoglienza dei minori in difficoltà”.