Francesco Graziani (country coordinator Ai.Bi) “I miei sei mesi in Kenya accanto ai bambini abbandonati in strada”

francescoFrancesco Graziani, country coordinator di Ai.Bi Kenya, fa il bilancio dei suoi 6 mesi nel Paese africano. Partito per una breve esperienza come volontario espatriato a conclusione della sua collaborazione ha voluto lasciare un suo ricordo che vi riportiamo integralmente. Francesco, cresciuto in una famiglia adottiva, si è trovato fin dall’inizio in linea con la mission e lo spirito di Ai.Bi “dove giovani professionisti non si lasciano mai scoraggiare da qualche ora di lavoro in più o dalle sfide che sorgono giorno dopo giorno nel tentativo di ricercare la famiglia di un bimbo abbandonato o di riabilitare un bambino di strada.

Ho lavorato negli ultimi sei mesi con Ai.Bi. Kenya come volontario espatriato. Il mio interesse per l’organizzazione è nato in quanto sono cresciuto in una famiglia adottiva: mia sorella è stata adottata 28 anni fa dall’India perché dichiarata in stato di abbandono; per questo motivo la missione di Ai.Bi. ovvero quella di promuovere il diritto di ogni minore ad una famiglia mi ha fin da subito colpito e appassionato.

 Sono stato fortunato nel ricevere questa bella opportunità e nell’avere la possibilità di conoscere persone magnifiche sia in Italia che in Kenya: loro provano ogni giorno con assoluta determinazione, attraverso la loro esperienza e passione, di fare la differenza nella vita di tanti bambini vulnerabili in diversi paesi del mondo.

Certo le difficoltà sono molte come sempre accade nella vita, ma il contatto con i bambini dei centri dove lo staff di Ai.Bi. lavora, leggere un report inviato da due genitori adottivi o la lettera di uno sponsor che vuole conoscere meglio il bambino sostenuto ti danno la forza di superare ogni difficoltà e di percepire la complessità di tante storie in tutta la loro bellezza.

Lo staff locale mi ha sorpreso per la disponibilità e gentilezza, giovani professionisti che non si lasciano mai scoraggiare da qualche ora di lavoro in più o dalle sfide che sorgono giorno dopo giorno nel tentativo di ricercare la famiglia di un bimbo abbandonato o di riabilitare un bambino di strada.

Il lavoro di Ai.Bi. Kenya è fondamentale e spero di poter tornare presto per incontrare il personale e tutti i partner che lavorano al nostro fianco, ma soprattutto i nostri beneficiari, bambini e giovani vulnerabili che non hanno avuto la fortuna di ricevere l’amore e le cure di una famiglia che tutti meriterebbero.