Polonia. Priorità alle adozioni nazionali: così Varsavia vuole limitare le internazionali. L’Italia rischia di perdere il terzo Paese di origine dei suoi bambini adottati

poloniaPriorità alle adozioni nazionali e solo qualche concessione alle internazionali. È questo il piano futuro della Polonia nella ricerca di una nuova famiglia per i suoi bambini abbandonati. Secondo quanto riferisce il Dipartimento di Stato americano, il governo di Varsavia sta rivedendo le sue politiche in materia di adozioni internazionali ai sensi della Convenzione de L’Aja, che il Paese est-europeo ha ratificato e fatto entrare in vigore nel 1995.

L’intenzione è quella di dare priorità alle adozioni nazionali e di lasciare spazio a quelle internazionali solo nei casi di minori i cui fratelli siano già stati adottati all’estero in precedenza, di adozioni intrafamiliari e di adozioni da parte di cittadini polacchi già residenti in altri Paesi.

Al momento, precisa il Dipartimento di Stato Usa, non è ancora chiaro quali ripercussioni avranno questi cambiamenti sui procedimenti di adozione internazionale già in corso. L’ipotesi più accreditata è quella secondo cui le coppie ancora in attesa potrebbero vedere allungarsi i tempi dei loro iter adottivi. Di fatto, però, precisano dagli Stati Uniti, l’impatto e le modalità di queste novità sono ancora da stabilire.

Quel che è certo è che si tratta del secondo provvedimento del governo di Varsavia nel giro di poche settimane che comporterebbe dei limiti alla possibilità di adottare in Polonia. Solo il 17 gennaio scorso, infatti, era stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale la decisione del ministero della Famiglia, del Lavoro e delle Politiche Sociali – istituzione che riveste anche il ruolo di Autorità Centrale polacca – di ridurre a 2 il numero dei centri accreditati a gestire le procedure adottive internazionali.

Una limitazione alla possibilità di adottare in Polonia rappresenterebbe un altro duro colpo per la realtà italiana delle adozioni internazionali. La Polonia, infatti, è tradizionalmente uno dei principali Paesi di origine dei minori accolti nel nostro Paese. Nel 2013 – ultimo anno per i quale la nostra Commissione Adozioni Internazionali ha reso noto il report statistico dettagliato sui bambini stranieri accolti – i piccoli polacchi che hanno trovato una famiglia in Italia furono 202. Facendo segnare un netto aumento rispetto ai 2 anni precedenti, quando i bambini provenienti dalle Polonia furono 145 nel 2012 e 181 nel 2011. Dal novembre del 2000 al 31 dicembre 2013 i piccoli polacchi accolti in Italia sono stati 2.415 e il trend positivo sembra essere proseguito anche negli anni successivi. Prendendo in considerazione 4 enti – sono una decina quelli attualmente autorizzati a operare in Polonia – che nel 2013 hanno realizzato un numero notevole di adozioni nel Paese, emerge come il dato sia stato positivo in tutti gli ultimi 4 anni. Gli enti in questione hanno dato una nuova famiglia complessivamente a 116 bambini polacchi nel 2013, 94 nel 2014 e 98 sia nel 2015 che nel 2016.