Bonus “mamma domani”. Sarà possibile richiederlo da inizio maggio: ecco tutti i documenti da presentare per le mamme biologiche e adottive

bonus bebèPassata la polemica tra Inps e dipartimento per la Famiglia, il momento tanto atteso da migliaia di donne italiane sembra finalmente avvicinarsi una volta per tutte: presto saranno pronti i moduli per fare richiesta del bonus “mamma domani”. La documentazione per presentare la domanda sarà infatti scaricabile a partire dal mese di maggio e darà la possibilità di ricevere un assegno di 800 euro una tantum a tutte le donne in dolce attesa, a quelle che hanno partorito negli ultimi 3 mesi e a quelle che accolgono un bambino in adozione o in affido preadottivo. In vista di quella data, l’Inps ha fornito chiarimenti in merito alle modalità di presentazione della richiesta.

Con la circolare 61 del 16 marzo, l’istituto di previdenza ha infatti aggiornato quella del 27 febbraio, numero 39. L’Inps spiega in particolare quali siano i certificati da presentare per avere accesso all’assegno.

Le future mamme che hanno compiuto il settimo mese di gravidanza devono accompagnare la domanda del bonus con  una certificazione, rilasciata dal medico specialista del Servizio sanitario nazionale, che attesti la data presunta del parto.

Le donne che hanno già partorito sono tenute invece a produrre un’autocertificazione in merito alla data del parto e alle generalità del bambino.

Per i casi di adozione e affidamento preadottivo, invece, è possibile allegare il relativo provvedimento giudiziario: la sentenza definitiva di adozione o il provvedimento che concede l’affido. In alternativa, si può fornire una documentazione che riporti tutti gli elementi che consentano all’Inps di reperire il provvedimento stesso presso l’amministrazione che lo detiene: sezione del Tribunale, data di deposito in cancelleria e relativo numero.

Il diritto al bonus è riconosciuto anche alle cittadine non comunitarie. Queste, però, oltre alla documentazione richiesta per le specifiche situazioni (gestante, neomamma biologica o adottiva), dovranno anche presentare i titoli di soggiorno o una documentazione recante gli elementi identificativi che consentano la verifica di tale titolo: tipologia, numero e Questura che lo ha rilasciato.

Ricordiamo che il bonus “mamma domani” è una misura di sostegno alla natalità istituita dalla legge di Bilancio per il 2017 entrata in vigore il 1° gennaio. Tuttavia, fino a oggi, non è stato ancora possibile presentare la relativa domanda. Un ritardo che è stato al centro di una dura polemica tra l’Inps e il dipartimento della Famiglia. L’istituto di previdenza, infatti, non ha ancora terminato di predisporre la piattaforma telematica per la presentazione delle richieste. Questo a causa anche di lungaggini burocratiche, aggravate, secondo l’Inps, da continue indecisioni da parte del ministero. Il governo, invece, affermava che già da fine gennaio ci sarebbero state tutte le condizioni per costruire il percorso di attuazione del bonus. Superata la querelle, ora sembra che i tempi per la presentazione delle domande siano un po’ più certi e, soprattutto, non troppo distanti.

 

Fonti: Teleclubitalia, Fasi