Milano. Teatro Carcano. 8 maggio. Con “Le rose del mistero” i bambini sognano in attesa di…una famiglia con cui vincere l’abbandono

Il desiderio e la necessità di sognare in attesa che arrivi qualcosa di nuovo a riaccendere una scintilla di vita. Questo è il fil rouge della commedia “Le rose del mistero” che va in scena l’8 maggio al Teatro Carcano di Milano.

La stessa sottile e costante “smania” che ha una bambino abbandonato che vive ogni giorno in attesa di una famiglia che lo accolga.

Sarà anche per questo che Ai.Bi sarà presente alla rappresentazione di lunedì  prossimo con un proprio banchetto informativo dove volontari dell’associazione saranno a disposizione del pubblico presente in sala per fornire tutte le informazioni relative al mal dell’abbandono e agli “strumenti” per combatterlo.

“Le rose del mistero” è una commedia arguta ed elegante in cui il gioco delle coppie si mostra come un imprescindibile motore narrativo ambientata a cavallo degli anni ‘50 e ’60, in un’epoca in cui tutto sembra fantastico: il “miracolo economico”, le industrie, le autostrade, le automobili, le motociclette, gli elettrodomestici, la televisione…

Tuttavia non tutto va per il meglio, esattamente come la storia dei due coniugi protagonisti della storia: la moglie – in un matrimonio apparentemente idilliaco – comincia a sentire voglia di evasione e organizza un viaggio da sola, con la sua più cara amica. Cosicché il marito (con la complicità involontaria di un suo collega di lavoro) ne approfitta per tentare di avvicinare una bella signora inviandole un mazzo di rose, ma senza svelare la sua vera identità.

Le rose, però, per un banale errore, arriveranno alla moglie.

Da questo equivoco si sviluppa una storia parallela sul desiderio e la necessità di sognare, un percorso iniziatico che ci fa riflettere sorridendo sulle nostre debolezze.

Una storia che parla di uomini e donne con le loro debolezze, i loro vezzi, le loro idiosincrasie.

Il fascino di questa commedia risiede nella sua leggerezza, nel linguaggio dinamico ed effervescente, nella trama mai superficiale, nel gioco degli equivoci, condotto con raffinata abilità.

Un testo brillante e divertente, ma che nasconde quell’infelicità e quell’insoddisfazione che spesso accompagnano l’essere umano, costringendolo ad una vita claustrofobica e stagnante, in attesa che arrivi qualcosa di nuovo a riaccendere una scintilla di vita, magari sperando di ricevere prima o poi… delle rose misteriose.

Appuntamento, allora, al teatro Carcano lunedì 8 maggio per assistere alla commedia di M. Tiboni messa in scena dalla compagnia teatrale “Teatro della Perla”.