L’Italia che non ti aspetti. A.A.A. cercasi famiglie: la risposta in massa all’appello ‘affido’ dei due bambini di Pietrasanta

Oltre 27 mila (precisamente 27.244) hanno letto la news, 24 mila hanno visualizzato il post su fb di Ai.Bi., oltre mille (1127) hanno condiviso l’articolo e più di cento le “interazioni” tra like ed emoticon. Una news da record che attesta la generosità e la sensibilità della gente: Pietrasanta (Lucca). A.A.A cercasi famiglie, coppie o single che accolgano in affido due bambini “Non abbiamo persone affidatarie in lista d’attesa” pubblicata sul sito di Ai.Bi lo scorso 4 maggio (riprendendo la stessa notizia riportata dai maggiori quotidiani nazionali e locali) e con un post ad hoc divulgata sui social, tra cui la pagina facebook dell’associazione Amici dei Bambini, in poche ore è diventata virale.

Le più varie le reazioni, dall’entusiasmo di quanti si offrono per accogliere i due bambini in affido, a quanti all’esatto opposto hanno sostenuto che si trattasse di una bufala, una “fake news”. Per dovere di cronaca, Aibinews (agenzia di stampa di Ai.Bi.) avendo fatto le opportune verifiche, informa che lo stesso Comune di Pietrasanta ha pubblicato un comunicato stampa in cui riporta l’appello del Servizio Sociale per 2 bambini in cerca di famiglia affidataria.

Fatto salva la veridicità e fondatezza dell’appello, l’entusiasmo con cui è stata colta la notizia del Comune di Pietrasanta non può che riempire il nostro cuore di speranza. Perché vuol dire che altri due bambini troveranno una casa accogliente e calorosa.

Lo stesso calore che grazie alla Rubrica “Figli in attesa” di Ai.Bi. molti bambini abbandonati hanno trovato in una famiglia che li ha accolti: altrimenti sarebbero vissuti per sempre da soli e senza essere mai amati come figli (in questo momento ci sono 13 casi in attesa).

Oggi in Italia diversi Tribunali dei Minorenni e Centri Affido utilizzano i social per lanciare appelli al fine di cercare delle famiglie adottive o affidatarie (le quali poi dovranno essere ben formate e accompagnate).

Inoltre, ci sono in Italia più di 15 mila minori che vivono in comunità educative e molti di loro potrebbero essere accolti in famiglie accoglienti. E circa 300/400 di questi minori sono adottabili (anche se sono casi “difficili”).

Ma molte volte le famiglie non sanno di queste necessità – dice Marco Griffini, presidente di Ai.Bi – : e lo dimostra il post di Pietrasanta che ad ora è stato letto da più di 5mila persone”.

Quindi in Italia ci sono veramente migliaia di famiglie (e per affido coppie e single) disponibili all’accoglienza – continua Griffini -: il problema è che manca un’efficace comunicazione fra necessità e disponibilità”.

Ecco il servizio che da anni cerca di svolgere, nel suo piccolo, AiBinews, la testata di informazione di Amici dei Bambini.

Comunque anche oggi ho avuto una piacevole conferma – aggiunge -: che in Italia ci sono veramente migliaia di persone disponibili all’accoglienza e…questa è una bella notizia soprattutto per i bambini in difficoltà familiare”.

E bambina in difficoltà che ha vissuto tanti anni della sua infanzia e adolescenza è Elisa Luverà, la giovane scrittrice che stasera, 09 maggio, alle 19 presenterà il suo libro autobiografico “Un albero al contrario” nel corso dell’incontro incentrato sull’affido organizzato da Ai.Bi. a Milano nei locali della libreria “Il mio libro” , via Sannio, 18 (MM2 lodi TTBB).

All’incontro-presentazione del libro, a cui farà da cornice anche un dibattito sulla delicata tematica dell’affido, interverrà Cristina Riccardi mamma affidataria e membro del Consiglio di Amministrazione di Associazione Amici dei Bambini.

La giovane ventiseienne lancia un vero e proprio accorato appello ″Dovete essere più forti della loro rabbia. Loro cercheranno in ogni modo di farvi mollare, di farvi cedere, vi metteranno costantemente alla prova per ’dimostrare ’ a voi e a loro stessi che non si può amare un bambino non proprio. Ma se alla fine resisterete, farete a quel bambino il più gran dono che la vita può fare: sentirsi accolto e quindi amato″.