Adozioni internazionali. Lia Quartapelle (Pd). “Occorre restituire regolarità ai lavori della CAI: vada finalmente aperta una verifica ente per ente”

All’indomani della nomina ufficiale di Laura Laera a vice presidente della Commissione per le Adozioni Internazionali (CAI), di venerdì 19 maggio, (a seguito della firma del decreto da parte del presidente del consiglio Paolo Gentiloni) l’onorevole Lia Quartapelle capogruppo del PD in Commissione esteri alla Camera dei Deputati, interviene sulla situazione drammatica in cui versa la CAI, commissione adozioni internazionali.

Argomento, adozioni internazionali e gestione Cai,  su cui l’on. Quartapelle varie volte è intervenuta mettendo in evidenza il discutibile modus operandi della passata Commissione (guidata dall’ex vicepresidente Della Monica) soprattutto per quanto riguardava l’ ”affaire” Congo.

Ricordiamo fra tutte, quando il 26 gennaio 2016  l’onorevole Quartapelle presentava  un’interrogazione con la quale richiedeva l’intervento immediato del ministero Affari Esteri per sbloccare una situazione diventata insostenibile, ringraziando successivamente, a crisi risolta “la Farnesina e l’ambasciata di Kinshasa per avere operato con grande professionalità e intelligenza

Ora l’onorevole Quartapelle torna su argomento Cai e nell’augurare buon lavoro alla nuova vicepresidente Laera, coglie l’occasione per mettere i puntini sulle “I”.

Con l’annuncio della nomina di un nuovo vicepresidente, mi auguro che la Commissione per le Adozioni Internazionali possa tornare a funzionare al più presto, dopo il periodo di vacatio dovuto alla scadenza del mandato di Silvia Della Monica. – dice – I bambini coinvolti nel processo di adozione, le famiglie, gli enti autorizzati, il sistema delle adozioni nel suo complesso hanno bisogno di una Commissione pienamente funzionante per poter rispondere alle tante questioni che attendono di essere affrontate”.

Quartapelle evidenzia che occorre restituire regolarità ai lavori della CAI che, pur essendo un organo collegiale, è stata convocata l’ultima volta nel 2014. È necessario per assicurare la ripresa delle comunicazioni con alcuni Paesi e per pervenire a una celere pubblicazione dei dati per le adozioni del 2016”.

“Inoltre, le famiglie sono in attesa dell’erogazione dei rimborsi – aggiunge – previsti dagli stanziamenti delle leggi di bilancio 2016 e 2017”.

Ma soprattutto Quartapelle punta il dito sulla necessità e opportunità di ”fare luce sui presunti reati che, secondo alcuni organi di stampa, sarebbero stati commessi da alcuni enti autorizzati, contro i quali, tuttavia, la Commissione non ha mai attivato le procedure di verifica previste dal regolamento, creando così un clima d’incertezza e generando una situazione di sfiducia insostenibile“.

Insomma l’onorevole Quartapelle, auspica finalmente l’applicazione dell’  art 15 del  Dpr 108/2007 (mai fino ad ora attuato)  che prevede che ogni 2 anni ogni ente venga verificato  sul mantenimento dei requisiti della propria autorizzazione

Un invito alla ripresa normale e produttiva della Cai che Ai.Bi. condivide e fa proprio.