Adozione a Distanza Africa. Esther non avrà più un’infanzia ma le rimane un sogno: un futuro vicino ai suoi cari

La storia di Esther potrebbe essere la storia di un’adolescente qualunque: nostra figlia, nipote, la compagna di classe di nostro figlio se non fosse che Esther non ha mai avuto un’infanzia.

In effetti, la vita di Esther sembra più una pagina del “Manuale delle giovani marmotte” che invece delle istruzioni per costruire ponti e barche per sopravvivere in condizioni avverse e la storia delle civiltà del mondo, racconta la quotidianità di una tredicenne kenyota che, nonostante la sveglia all’alba e le notte a pregare perché nessuno dei suoi cari si ammali, non ha mai perso il sorriso.

Esther è stata abbandonata dal padre quando era ancora in fasce. A distanza di pochi anni è morta anche la madre, dopo essere stata  arrestata per negligenza e maltrattamenti sui figli. Per un periodo Esther e la sorella hanno vissuto nell’istituto Vijiji Home of Light che ospita poco più di una ventina di bambini e bambini dai 2 ai 14 anni orfani o in gravi difficoltà familiari, per poi tornare a vivere con i nonni. La loro situazione è a limite della povertà estrema. I nonni si prendono cura anche di altri nipoti e vivono in una casa di ferro e lamiere nella baraccopoli di Kibera a nord di Nairobi. Spesso piove anche dentro casa  e se per i più piccoli è un gioco per Esther è la sorella è una preoccupazione e il timore che qualcuno possa ammalarsi senza poter essere curato.

Nonostante le difficoltà quotidiane Esther non perde il sorriso e aiuta come può i nonni nella cura dei cuginetti e la nonna in piccole mansioni domestiche. Oggi, il suo unico sogno è poter continuare ad andare a scuola, ma c’è l’iscrizione da pagare tutto l’anno, le uniformi, il materiale, i libri …

I nonni non hanno alcuna fonte di reddito, si arrangiano come possono e non riescono a sostenere le spese scolastiche, né ad assicurare un pasto completo ogni giorno. Si vive alla giornata come si può, sperando nel buon cuore della gente e nell’aiuto della comunità.

E’ per gli adolescenti come Esther che Ai.Bi. ha lanciato la campagna “Adozione a Distanza Africa perché grazie ad un sostegno continuativo possa avere un futuro dignitoso“a casa” e veder tutelati i propri diritti.

Nonostante le sofferenze e gli abbandoni vissuti, Esther è bambina che ha ancora voglia di sorridere alla vita e che immagina il suo futuro nella sua comunità, accanto alla sorella, ai cugini e ai nonni, ormai anziani, ma per costruirsi un futuro solido che la renda autonoma e indipendente ha bisogno di qualcuno che la prenda per mano, che creda in lei, nelle sue capacità e soprattutto di sentirsi amata e aiutata.

Solo un gesto d’amore e di accoglienza come l’Adozione a Distanza  potrà donargli tutto questo.

Esther ha fatto la sua parte senza perdere né il sorriso né la speranza, ora tocca a noi e insieme a te possiamo aiutarla a costruire il futuro che sogna ogni sera. Scriviamo il suo futuro insieme, rispondi all’appello di Esther. Adotta a distanza questo bambino